22 Maggio 2013, h. 00:00
Bollette a rischio rincaro per gli sgravi alle grandi aziende energivore
Le bollette elettriche delle aziende a forte consumo di energia saranno nei prossimi mesi più leggere. Lo ha stabilito l’ex ministro Corrado Passera, in uno degli ultimi atti del suo mandato. Il provvedimento, in realtà, avrà come effetto principale quello di generare un costo di circa 600 milioni di euro, se non di più, che sarà ribaltato sulle fatture di energia elettrica di famiglie e aziende, il tutto per sussidiare le imprese di dimensioni maggiori che godranno invece di uno sgravio compreso tra il 15 e il 60%, su una delle voci che formano la bolletta, i cosiddetti ‘oneri generali di sistema’. Per le micro e piccole imprese, oltre al danno, la beffa. Non solo non fruiranno del bonus, ma dovranno pagare, insieme ai consumatori domestici, 3 euro in più per ogni MWh consumato. «Questi sgravi fiscali – tuona Luca Falco, delegato energia di Confartigianato – saranno pagati dalle famiglie e dalle imprese per un importo pari a 600 milioni di euro. Non si riesce a comprendere perché, tutte le azioni per rilanciare il rilanciare il mercato, vengano sempre fatte a scapito di qualcun altro. E anche questa volta chi ci rimette sono le famiglie e le imprese» A lanciare l’allarme, il Presidente dell’Autorità per l’Energia Guido Bortoni che dalle colonne del Corriere della Sera ha denunciato il peso insostenibile degli oneri di sistema sulle bollette che quest’anno toccherà i 13 miliardi. Dal punto di vista delle piccole imprese tuttavia, il problema non è tanto, o non solo, la pesantezza del quadro rappresentato da fiscalità ed oneri, quanto la distribuzione sproporzionata ed irrazionale di entrambe le voci sui soggetti chiamati a contribuire. Basti pensare che i grandi consumatori di elettricità, prelevano quasi un quarto dell’energia utilizzata per fini produttivi, ma coprono solo il 4% del gettito totale. Circa 85 milioni di euro l’anno su di un ammontare complessivo di 2 miliardi. Una situazione paradossale sottolineata da Confartigianato in una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonanto. La Confederazione, nel documento, ha sollecitato l’apertura di un tavolo per la ricerca di soluzioni alternative che possano scongiurare ulteriori aumenti di costo dell’energia per le piccole imprese. «Chiediamo che ci sia un sostanziale riordino delle tariffe – spiega Luca Falco. Un riordino per far sì che il sistema di pagamento delle tariffe e delle imposte venga spalmato in modo equo su tutti e che non siano sempre i soliti a pagare».
Notizie correlate:
Nessun articolo correlato.