5 Marzo 2012, h. 00:00
Accordo tra imprese, banche e Governo: al via la nuova moratoria dei debiti delle Pmi
Il 15 febbraio scorso Confartigianato aveva lanciato l’allarme sulla grave situazione delle piccole imprese, soffocate da restrizioni del credito e dai ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, intervenuto ai lavori della Giunta Esecutiva, il Presidente Giorgio Guerrini aveva chiesto una terapia d’urto immediata per ridare ossigeno agli imprenditori. Dopo appena due settimane, l’appello di Confartigianato ha trovato una prima risposta. Il 28 febbraio, infatti, il Presidente Guerrini, in rappresentanza di ReTE Imprese Italia, ha firmato con l’Associazione delle banche italiane e altre 10 Organizzazioni imprenditoriali, l’accordo denominato ‘Nuove misure per il credito alle imprese’. L’intesa, siglata anche dal Ministro Corrado Passera e dal Viceministro dell’Economia e Finanze Vincenzo Grilli, è dedicata alle piccole e medie imprese e contiene interventi su più fronti. Innanzitutto viene congelata per 12 mesi la quota capitale delle rate di mutuo ed è sospesa per 6 mesi o 1 anno la quota capitale dei canoni di leasing immobiliare e mobiliare. Sarà anche allungata la durata dei mutui e spostate fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa. Le banche, poi, si impegnano a concedere fondi proporzionali all’aumento di patrimonio realizzato dall’impresa. Nei prossimi due mesi gli istituti di credito intendono anche definire nuovi accordi per incoraggiare gli investimenti delle aziende, per agevolare un rapido smobilizzo dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, e per valorizzare il ruolo dei Confidi e dei fondi pubblici di garanzia. Gli esponenti del Governo hanno sottolineato che l’accordo non è soltanto una riedizione della prima moratoria lanciata nel 2009, ma è parte di una strategia più ampia dell’Esecutivo per sostenere la ripresa. E proprio su questo punto, Confartigianato chiede impegni precisi e interventi rapidi. ‘Rete Imprese Italia – sottolinea il Presidente Guerrini – ha dato un giudizio positivo all’accordo. Però bisogna fare di più: devono fare di più le banche, deve fare di più il Governo. Noi chiediamo alle banche di aprire i rubinetti del credito e di fornire risorse a chi ha voglia di investire. Soltanto così potremo agganciare la ripresa e consentiremo al sistema economico composto in gran parte da piccole imprese e medie imprese di sviluppare la propria attività’.
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