24 Gennaio 2011, h. 00:00
Confartigianato alla guida di Rete Imprese Italia
Artigianato e servizi, commercio e turismo, tutte le micro e piccole imprese italiane unite per rappresentare gli interessi, le necessità ed i margini di sviluppo economico e sociale dell’impresa diffusa del Paese. Oggi che Rete Imprese Italia è una realtà, e non più soltanto una sfida che in tanti credevano impossibile, Confartigianato assume la presidenza di turno di un’organizzazione che riunisce più di quattro milioni di imprese e oltre 14 milioni di addetti. “I prossimi sei mesi saranno mesi impegnativi, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista politico-istituzionale – ha esordito il Presidente Giorgio Guerrini – Confartigianato assume questo semestre di presidenza di Rete Imprese Italia portando il suo modo di fare ed il suo stile. Vorremmo che in un momento economico ancora difficile come quello che sta attraversando il Paese, si riuscissero ad affrontare i nodi e gli ostacoli che impediscono all’Italia di crescere”. Un’occasione importante che pone Confartigianato e l’artigianato italiano alla guida di tutte le micro e piccole imprese del Paese. La principale organizzazione dell’artigianato italiano arriva a Palazzo Sforza Cesarini, la sede romana di Rete Imprese Italia, con un bagaglio ricco di più di sessant’anni di esperienza nella rappresentanza imprenditoriale, una storia che ha scritto le pagine più importanti della vita economica del Paese. “Per riprendere a crescere il Paese ha bisogno di liberare l’impresa – ha continuato Giorgio Guerrini – Per liberare l’impresa bisogna cominciare innanzitutto a sfoltire la giungla burocratico-amministrativa, che significa semplificare in maniera concreta e non soltanto a parole. Inoltre, abbiamo bisogno di un fisco che sia più vicino alle imprese, a chi produce e a chi sviluppa economia. Stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione del federalismo fiscale, un progetto che riteniamo decisivo per poter riprendere la crescita. Questa, però, è l’ultima opportunità che il Paese ha. Vorremmo un fisco semplice, un fisco che non sia tiranno, un fisco che cominci anche una progressiva diminuzione della pressione sulle imprese”, ha concluso il presidente di Confartigianato e di rete Imprese Italia, Giorgio Guerrini.
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