12 Novembre 2009, h. 00:00
Rosa Gentile: “E’ il momento di puntare su noi”
“Noi riteniamo di essere innovative, creative, flessibili. Sappiamo esattamente quanto contribuiamo alla crescita economica del Paese sia in termini di Pil che di gettito fiscale. Ma per noi i soldi non ci sono mai. Ora reclamiamo i nostri diritti e vogliamo stabilire questo principio anche in una fase economica che ha assottigliato le risorse dello Stato”. Rosa Gentile tira le fila di due giorni di tavole rotonde, incontri, esperienze di altri paesi. Nel discorso conclusivo della IX Convention Confartigianato Donne Impresa, la Presidente delle imprenditrici artigiane ha posto l’accento, in particolare, su tutti i passi che il Paese deve ancora compiere per arrivare al pieno riconoscimento del valore del lavoro femminile. Un percorso lungo visto che “finora le Istituzioni non hanno creduto e investito sulle donne”. Una parte della strada comunque è stata percorsa: “Abbiamo segnato una meta – ha detto -, abbiamo raggiunto parte dell’obiettivo. Fino a poco tempo fa erano pochi i soggetti che sostenevano che l’autoimprenditorialità era utile. Oggi sono molti di più”. La scarsa crescita del lavoro femminile rispetto alla media dei Paesi della UE, per Rosa Gentile rappresenta un vincolo per l’intera economia del Paese. “L’Italia – ha sottolineato – non riprenderà a crescere finché non punterà sulle donne. Ritrovarci qui il prossimo anno con gli stessi problemi di oggi è un lusso che non possiamo permetterci. Le nostre imprese hanno dimostrato di reggere meglio la crisi rispetto a quelle guidate da maschi. E’ il momento di puntare su di noi”. Le proposte alla politica occupano la parte centrale dell’intervento. Sono le stesse richieste che la leader delle artigiane ha avanzato in occasione dell’apertura della Convention, ma, spiega “ho avuto la sensazione che i politici presenti alle tavole rotonde abbiano cercato si sfuggire”. Ai politici Gentile non chiede sussidi per le imprese guidate da donne ma prospettive future, garanzie di crescita, “chiediamo di essere messe in condizione di lavorare. Non chiediamo posti di lavoro, il lavoro noi ce lo creiamo da sole”. La Presidente di Confartigianato Donne Impresa sollecita strumenti per favorire la conciliazione lavoro-famiglia: “Abbiamo bisogno di un welfare che sia strutturato secondo le nostre esigenze” perché, sottolinea, “le nostre sono micro imprese, per pensare alla famiglia oggi dobbiamo lasciare il lavoro. Per noi la maternità è importante e la cura della famiglia rappresenta un valore. Che non vogliamo e non dobbiamo delegare. Ma l’accompagnamento deve esserci e deve essere efficace”. Il documento con le proposte del movimento Donne Impresa per un welfare a misura di lavoratrici autonome, presentato nel corso della Convention, per Rosa Gentile non rappresenta un punto di arrivo ma di partenza: “Ci ha
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