12 Novembre 2009, h. 00:00
Guerrini: “Le PMI viaggiano ancora controvento”. “Giornalisti, per rilanciare l’economia date più spazio all’Italia bella delle piccole imprese”
“Questa Convention è la testimonianza più efficace di quanto il Movimento Donne Impresa sia cresciuto in questi anni”. Il messaggio di Giorgio Guerrini alle imprenditrici è incisivo. Il Presidente di Confartigianato non si perde in preamboli, sono i temi dell’attualità a dettare l’agenda. Partendo dalla crisi, “che non è ancora finita”, per poi passare all’analisi di uno specifico vincolo che frena la propagazione nel Paese dei valori del fare impresa: l’informazione fortemente incentrata sulle esigenze dei grandi soggetti economici, che di fatto raffredda la voglia degli italiani di investire sulle proprie idee e sulle proprie capacità. Sul palco, insieme a Guerrini e a Rosa Gentile, il giornalista televisivo Claudio Brachino che ha moderato la prima giornata della Convention. Con riferimento alla situazione economica del Paese e all’importante ruolo esercitato dalle piccole imprese, Guerrini ha osservato: “Noi siamo ancora imprese controvento: spesso bruciamo tanta energia per fare pochi metri avanti. Il destino di questa ripresa è in gran parte nelle nostra mani”. Nonostante le PMI rappresentino il tessuto produttivo più diffuso nel Paese, e quello che ha permesso all’Italia di uscire prima e meglio di altri Paesi dalla fase più acuta della crisi, il comparto non gode della visibilità mediatica di cui beneficiano altri settori, uno per tutti l’industria. “Siamo sempre – spiega Guerrini – in una situazione di difetto di visibilità rispetto al nostro peso reale. Abbiamo difficoltà a rappresentare la cultura e l’economia che esprimiamo. La crisi ha portato alla luce un po’ più di economia vera, anche per questo parlare di piccole imprese dovrebbe essere un servizio per il Paese”. Un vincolo che viene da lontano e che è tempo di rimuovere, spiega Guerrini. “Per i giornali è più facile avere pochi interlocutori, poche persone che avanzano richieste. Lo stesso vale per la politica. Per decenni abbiamo assistito ad una classe miope di politici che ha seguito alla lettera il motto della famiglia Agnelli “quello che va bene per la Fiat, va bene per il Paese”. “C’è un’Italia bella – ha concluso Guerrini – che va raccontata, un’Italia che nonostante le difficoltà va avanti. Questa è l’Italia di cui i giornali si devono occupare”.
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