15 Settembre 2009, h. 00:00

Summer School 2009, da Confartigianato le proposte per sostenere le imprese

“E’ necessario comprendere gli aspetti più significativi della crisi per riuscire a rappresentare al meglio gli artigiani e la micro e piccola impresa italiana. Per questo motivo – ha detto Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato Imprese – questa Summer School ha avuto come filo conduttore la recente crisi economica e tutti gli aspetti in cui si è manifestata”. Tempi, aspetti e declinazioni di una crisi economico – finanziaria ancora in atto sono state al centro di una serrata due giorni di lavoro che ha coinvolto 230 dirigenti del Sistema Confartigianato. Un momento di confronto con importanti attori sociali, economici e politici del Paese per comprendere aspetti e caratteristiche della recessione. Per Cesare Fumagalli, la crisi economica che ha rotto gli argini della finanza di Wall Street travolgendo l’economia reale italiana ed europea ha messo in luce la “necessità di abbandonare determinati stereotipi”. Una necessità improcrastinabile per comprendere i nuovi scenari. “Bisogna abbandonare i vecchi stereotipi sotto due punti di vista, nella ritualità delle analisi e dei numeri statistici e nella capacità propositiva, maggiormente attiva e capace di offrire risposte immediate alle necessità della micro e piccola impresa italiana”. Nel mirino un nemico già individuato, “l’autoreferenzialità”. “Per vincere le sfide della crisi – ha continuato Fumagalli – dobbiamo riuscire a creare un rapporto più informato tra il nostro Sistema, la classe politica e le istituzioni su tutti i livelli”. Un rapporto che a livello nazionale, in occasione dei primi segnali della crisi, si è concretizzato con la presentazione “di 38 proposte organiche che non corressero dietro alle attualità del momento. Era il 17 marzo 2009, la recessione era nel pieno della sua esplosione e con quelle 38 proposte ci siamo rivolti prima al Parlamento e poi al Governo. Alcune di quelle proposte – ha spiegato il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli – hanno trovato accoglimento e sono diventate provvedimenti. Altre non sono state trasformate in leggi e norme, ma sono state comunque realizzate. Penso, ad esempio, all’intesa con l’ABI per la moratoria sul credito. Su altre proposte, infine, stiamo lavorando per vederle inserite nella prossima Finanziaria, che si preannuncia già più ricca di contenuti rispetto a quella passata”. Tra quelle 38 proposte rientravano anche due temi che stanno riempiendo le pagine politiche ed economiche dei quotidiani italiani, la norma per la tutela del Made in Italy e la legge annuale sulle micro e piccole imprese, lanciata da Confartigianato, rilanciata dallo Small Business Act comunitario ma ignorata, per adesso, dalla politica italiana. “Sono due campi aperti, particolarmente difficili da conquistare. Ci stiamo lavorando proprio in questi giorni sperando di riuscire a convincere anche la nostra classe politica ad abbandonare vecchie e datate convinzioni”, ha detto Cesare Fumagalli prima di passare in rassegna le principali proposte aggiornate all’evoluzione attuale. “Chiedevamo all’Autorità garante della Concorrenza e del mercato maggiore trasparenza nei rapporti con gli istituti bancari. I recenti accordi con Federcasse, UniCredit ed Intesa San Paolo, oltre a quello con l’Associazione della banche popolari su cui stiamo lavorando, vanno in questa direzione. Se la battaglia per la compensazione diretta tra crediti e debiti con la Pubblica amministrazione è stata la più classifica montagna che ha partorito il topolino – ha ammesso Fumagalli – grazie alle nostre pressioni siamo riusciti a sbloccare l’annosa vicenda del saldo della 488. Ad oggi, infatti, la quasi totalità delle pratiche sospese è stata esaurita”. In un momento tanto difficile per la liquidità delle imprese, sono molte le proposte presentate, e pronte per essere ripresentate, che intervengono sul settore creditizio. Una partita in cui sono rientrati anche i Confidi, dove “puntiamo ad un alleggerimento delle garanzie per i 107, nel quadro di una più generica semplificazione dei modi, delle pratiche e, di conseguenza, dei costi di gestione del Sistema dei Consorzi di garanzia”, ha aggiunto Fumagalli. Misure per incentivare la domanda, “con la riserva di appalti per le micro e piccole imprese”, e per alleggerire la pressione fiscale, “dove proporremo riduzioni e sgravi del costo del lavoro per chi crea occupazione, forti della parziale vittoria per la riduzione del saggio d’interesse dal 6 al 3”. Particolare la situazione della detassazione degli investimenti sui beni materiali, “dove la Tremonti Ter ha superato la nostra stessa ambizione a riguardo”. Di risultati positivi ce ne sono tanti in quelle 38 proposte, “la legge 99/2009 che mina la contraffazione, le misure per le reti d’impresa, i distretti e la ricerca nelle micro e piccole imprese”. Se la campagna per il Made in Italy è ancora da definire, con le potenti lobby italiane che sono riuscite a sferzare le norme contenute nella legge anticontraffazione, quella per il riequilibrio delle tariffe Inail pagate dagli artigiani è pronta per essere messa in campo, forti di un testimonial d’eccezione, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, che in occasione dell’Assemblea annuale di Confartigianato Imprese ha definito questa vicenda come una “vergogna”. Tanti temi proposti e da riproporre in una stagione autunnale che minaccia di essere la resa dei conti della crisi. “Quest’inverno – ha spiegato il Segretario Fumagalli – leggeremo sui bilanci aziendali il peso della crisi. Per questo è importante slegare i lacci che legano e bloccano lo sviluppo ed il rilancio delle aziende. Da qui nasce la richiesta di ridurre i differenziali tra costi energetici delle imprese italiane e quelle europee, oltre a quelli tutti italiani tra grandi e piccole imprese. Per chiudere, tra le proposte presentate che sono state accolte e che sono in via di definizione ci sono le recenti approvazioni da parte del Consiglio dei Ministri del regolamento per il SUAP, lo Sportello Unico per le Attività Produttive, e per l’Agenzia per le Imprese, un soggetto – ha sottolineato – che nasce da una nostra proposta ai parlamentari italiani, cercando di sfruttare il loro legame con i territori. Con l’Agenzia – ha concluso Cesare Fumagalli – le associazioni di categoria avranno la possibilità di rilasciare titoli autorizzativi all’inizio dell’attività. L’Agenzia per le Imprese, insieme alla legge annuale sulle Pmi, sono passaggi fondamentali di un altrettanto fondamentale progetto: l’attuazione, in Italia, dello Small Business Act”.

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