5 Febbraio 2020, h. 08:00
STUDI – Dinamica imprese artigiane: nel 2019 in 19 province torna il segno positivo, erano 3 un anno prima
La demografia delle imprese artigiane mostra segnali di miglioramento, nonostante il rallentamento dell’economia: le stime provvisorie pubblicate venerdì scorso dall’Istat indicano per il quarto trimestre del 2019 un calo dello 0,3% del PIL, con una crescita su base annuale del +0,2%, in riduzione rispetto al +0,8% del 2018.
Al 31 dicembre 2019 le imprese artigiane registrate sono 1.296.334 con una dinamica demografica nell’anno data da 87.951 iscritte, pari ad un tasso di iscrizione del 6,7%, e 95.543 cessate non d’ufficio, pari ad un tasso di cessazione del 7,3%. Il tasso di cessazione segna il secondo anno di aumento, dopo un triennio di discesa; in parallelo il tasso di iscrizione torna a crescere dopo due anni di sostanziale stabilità permettendo al tasso di crescita di attestarsi sul -0,6% migliorando rispetto al -1,0% dell’anno precedente e ritornando nel trend di attenuazione della flessione iniziato nel 2014.
La nati-mortalità di impresa determina un saldo negativo di -7.592 unità che quasi dimezza il saldo di -13.433 osservato nell’anno precedente: non si scendeva sotto le 10 mila unità dal 2011 (-6.317).
L’analisi territoriale, svolta in collaborazione con l’Ufficio Studi di Confartigianato Marche, evidenzia una selezione dell’artigianato è diffusa in tutta Italia, tranne che in Trentino-Alto Adige, dove si registra un tasso di crescita dello 0,8%, e in Campania dove si registra una tenuta dell’artigianato (0,0%). Cali inferiori o in linea alla media nazionale si registrano nel Lazio (-0,2%), Lombardia (-0,3%), Puglia (-0,4%), Piemonte (-0,5%), Valle d’Aosta e Sardegna (-0,6%); di contro le diminuzioni maggiori si osservano in Veneto e Calabria (-0,7%), Liguria, Toscana, Basilicata, Umbria ed Emilia Romagna (-0,8%), Sicilia e Friuli Venezia Giulia (-1,0%), Molise (-1,2%), Marche (-1,4%), Abruzzo (-1,9%).
In ben 15 regioni nel 2019 migliora il trend delle imprese artigiane rispetto all’anno precedente, oltre il doppio dello scorso anno quando in miglioramento erano solo 6 regioni; nel dettaglio, si tratta di: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.
A livello provinciale ben 19 territori presentano una dinamica dell’artigianato positiva nel corso dell’ultimo anno, a fronte di solo 3 province l’anno precedente, e cioè: Caserta con il +2,0%, Bolzano con il +1,8%, Isernia e Terni con il +0,8%, Napoli, Livorno e La Spezia con il +0,6%, Vibo Valentia con il +0,5%, Imperia con il +0,4%, Trieste, Monza e Brianza e Torino con il 0,3%, Reggio Emilia, Lecce, Milano, Pordenone, Reggio Calabria e Grosseto con il +0,1% e Sassari (0,0%, con 1 impresa in più).
Per quanto riguarda il confronto con il 2018, il tasso di crescita del 2019 migliora in ben 70 province delle 105 considerate, cioè in due province su tre (66,7%), in altre 9 il trend è stabile.
L’analisi della demografia dell’artigianato nell’Appendice statistica “La dinamica delle imprese artigiane nel 2019 per regione e provincia”. Clicca qui per scaricarla.
Tasso di variazione, iscrizione e cessazione delle imprese artigiane: 2009-2019
Valori %. Flussi nell’anno n diviso stock a fine n-1. Cessazioni non d’ufficio. Eventuali differenze sono dovute ad arrotondamenti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Dinamica imprese e dinamica investimenti 2010-2018
2010-2018 – Var. % imprese attive e investimenti fissi lordi a prezzi costanti, anno 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere e Istat
Tasso di crescita delle imprese artigiane anno 2019 e 2018 nelle regioni italiane
Tasso di crescita: % saldo dell’anno (iscritte-cessate non d’ufficio) su stock imprese registrate a inizio periodo considerato – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Tasso di crescita delle imprese artigiane anno 2019 e 2018 in alcune province italiane
Tasso di crescita: % saldo dell’anno (iscritte-cessate non d’ufficio) sullo stock delle imprese registrate all’inizio del periodo considerato; prime 10 e ultime 10 province per dinamica anno 2019 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
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