16 Giugno 2009, h. 00:00

Berlusconi agli artigiani: “Avanti con coraggio e fiducia”

“Avanti con coraggio e fiducia. E’ soprattutto nei momenti difficili che viene fuori il vero imprenditore”. Parola di Silvio Berlusconi, imprenditore prima ancora che Presidente del Consiglio dei Ministri, salito sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nel corso dell’Assemblea pubblica annuale di Confartigianato Imprese. La crisi ha assestato un duro colpo all’economia mondiale. I riflessi su quella italiana, d’altronde, sono sul bilancio di molte imprese. Una crisi che non ha fatto distinzioni tra grandezza d’impresa o area produttiva, tra volume d’affari o legame con il territorio. In uno scenario simile, il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, ha chiesto “una maggiore attenzione nei confronti dell’artigianato e della micro e piccola impresa, il 99,4% del Sistema produttivo italiano”. I numeri, d’altra parte, sono tutti per l’artigianato. “Il nostro è un modello di sviluppo ben collaudato – ha ripreso Guerrini davanti agli oltre 1.200 rappresentanti del Sistema Confartigianato giunti nella Capitale lo scorso 11 giugno – un modello che prende ispirazione da principi di solidarismo e mutualità, capace di produrre risultati concreti ed efficaci come i consorzi fidi per l’accesso al credito, gli enti bilaterali per la gestione di un welfare attivo, i distretti produttivi e le reti d’impresa che innervano il Paese. Strumenti – ha detto il Presidente degli artigiani – che abbiamo sperimentato per primi, quando molti illustri economisti li consideravano con sufficienza, quasi come fossero irrilevanti e residuali. Oggi, invece vengono giustamente riscoperti ed indicati come moderni rimedi alla crisi”. L’improvvisa attenzione che il mondo economico ha riposto nei confronti della micro e piccola impresa, però, non convince il Presidente Guerrini. Davanti agli esponenti delle Organizzazioni imprenditoriali e sindacali, delle Istituzioni, del Parlamento e del Governo, con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, ed il Ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, seduti in prima fila, Guerrini ha sottolineato come “Confartigianato non abbia mai smesso di valorizzare e sostenere il patrimonio economico, occupazionale e sociale delle piccole imprese”. “In questi anni di intermittenti attenzioni al nostro mondo – ha rilanciato – noi piccoli imprenditori non abbiamo mai smesso di produrre ciò che tutti chiamano Made in Italy”. Oggi, “siamo al primo posto in Europa per il maggior valore aggiunto manifatturiero realizzato dalle micro e piccole imprese con meno di 20 addetti: ben 58 miliardi di euro”. Piccole imprese che hanno pagato una crisi economico-finanziaria causata “da una gestione monopolistica di un capitalismo senza volto, dove perde il cittadino utente – ha ripreso Guerrini – Sul campo sono rimaste molte “vittime”, molti imprenditori sono stati costretti a chiudere le loro piccole aziende, ben sapendo di non poter contare su quegli aiuti pubblici e quei “salvataggi” riservati ad altri soggetti che operano nel nostro Paese. Nonostante ciò, tra marzo 2008 e marzo 2009, le imprese artigiane hanno aumentato le esportazioni di quasi 1 punto percentuale”. Un risultato eccezionale in un contesto internazionale devastato da bolle immobiliari e titoli tossici. Ma “ora è il momento delle piccole imprese, è il momento di pensare all’economia reale. Vogliamo che la crisi diventi l’occasione per sbloccare le riforme più volte annunciate – ha chiesto senza esitazioni il Presidente Guerrini – quelle riforme strutturali che Confartigianato sollecita da tempo e che anche il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha indicato nei giorni scorsi”. Guerrini ha chiesto alla classe politica italiana di “attuare rapidamente le indicazioni dello Small Business Act comunitario” e di “proseguire con forza ed efficacia nel processo di semplificazione normativa, tagliando quegli oneri burocratici che costano alle imprese 15 miliardi l’anno”. Nei cinquanta minuti di relazione del Presidente Guerrini c’è la denuncia di tutti gli ostacoli che artigiani e piccoli imprenditori incontrano ogni giorno, compresa l’annosa vicenda delle tariffe Inail. “Una situazione scandalosa che fa sì che la vostra categoria paghi una tassazione che è assolutamente la più elevata rispetto a tutte le altre”, ha tuonato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, anticipando una nota stampa diffusa da Marco Sartori, Presidente e Commissario straordinario dell’Istituto, in cui si legge che l’Inail è pronto ad accogliere “subito e senza esitazioni” la sollecitazione avanzata dal Presidente. “In una congiuntura difficile come quella attuale – si legge nella nota – è fondamentale il varo di iniziative in grado di venire incontro alle esigenze di una categoria produttiva tanto essenziale per il tessuto economico del nostro Paese”. Un’importanza confermata da Silvio Berlusconi. “Questo Governo farà tutto ciò che si deve fare per sostenere il vostro impegno ed il vostro lavoro, che sono fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese”. Partendo proprio dalla promessa di fare dell’Italia “il Paese in Europa che applicherà lo Small Business Act prima e meglio degli altri”, passando per la volontà di creare “riserve per le piccole e medie imprese negli appalti pubblici” e concludendo con una delle vicende che maggiormente preoccupa le micro imprese artigiane in questi tempi di difficoltà economiche, la compensazione tra debiti e crediti verso la PA. “Abbiamo ereditato un sistema assolutamente scandaloso e il minimo è che la compensazione dei crediti e dei debiti delle imprese verso la pubblica amministrazione sia fatta da subito”, ha rassicurato il premier Berlusconi raccogliendo l’applauso degli oltre 1.200 delegati di Confartigianato Imprese presenti in sala. Delle iniziative già messe in campo dal Governo, invece, ha parlato il Ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola. Il Ministro ha passato in rassegna tutte le iniziative adottate, dalle risorse straordinarie stanziate per gli ammortizzatori sociali alla carta acquisti, dal bonus fiscale agli aiuti per luce e gas, passando per gli incentivi ecologici al settore auto, ai ciclomotori, agli elettrodomestici e all’arredamento. “In pochi mesi abbiamo abolito 36mila leggi, avviato un processo per tagliare del 25% gli oneri amministrativi per le imprese ed attuato interventi di semplificazione che potranno assicurare un risparmio compreso tra i 4 e i 5 miliardi l’anno per le piccole imprese”, ha detto Scajola prima di annunciare la prossima mossa del Governo a favore della micro impresa e dell’artigianato. “Nei prossimi giorni – ha annunciato il titolare del dicastero per lo Sviluppo economico – porteremo in Consiglio dei Ministri il regolamento attuativo dello “sportello unico per le attività produttive”, che prevede l’attuazione di un apposito portale telematico e che rende operative le nuove “Agenzie per le imprese”. Un sistema su cui si sta lavorando da tempo e che garantirà alle imprese consistenti risparmi e renderà più semplice il dialogo con la pubblica amministrazione”. Platea entusiasta quando il Ministro Scajola ha annunciato il varo di una “nuova legge per le micro e piccole imprese, da esaminare in Parlamento nel corso di una apposita sessione, sul modello della legge comunitaria”. Tante iniziative già realizzate, altre in cantiere, ed un progetto organico e complesso come il federalismo fiscale. Inevitabilmente, il Ministro Scajola ha messo l’accento su un progetto che rappresenta un’occasione “per compiere un ulteriore passo avanti verso il più razionale uso delle risorse: riorganizzando e snellendo fortemente le amministrazioni locali – ha concluso Scajola – potremo ridurre la spesa pubblica e diminuire le tasse locali e nazionali”.

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