15 Maggio 2009, h. 00:00
Legge 488, sbloccati anche i fondi residui
L’ultima tranche dei contributi previsti dalla legge 488/92 per le imprese artigiane è stata sbloccata. Confartigianato ha così vinto l’ennesima battaglia a favore della micro e piccola impresa italiana. La conferma arriva direttamente dal Governo. E’stato il Sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, a sottolineare come i fondi siano stati sbloccati dall’adozione, avvenuta lo scorso 3 dicembre, “del decreto del Ministero dello Sviluppo economico di natura non regolamentare, convertito in legge n. 127/2007, che approva lo schema di atto di liquidazione a saldo e conguaglio, da redigere dalle banche concessionarie”, ha concluso il Sottosegretario di Stato. La questione legata al saldo della 488 è lunga e complessa, da ripercorrere a ritroso. Confartigianato Imprese, tra le proposte per accompagnare le micro e piccole imprese lontano dai venti della crisi e della tempesta finanziaria, aveva chiesto al Ministero per lo Sviluppo economico e al Parlamento di impegnarsi affinché “venissero effettivamente rese disponibili tutte le risorse stanziate dalla 488” e che, ad oggi, non erano ancora state sbloccate. In Parlamento, Confartigianato ha raccolto l’appoggio dell’Onorevole Raffaello Vignali che, per la seconda volta in breve tempo, ha sostenuto la causa degli artigiani e delle micro e piccole imprese italiane. “Secondo la legge 488/92 – ha spiegato Vignali agli Onorevoli colleghi dell’Aula di Montecitorio – si avevano due anni di tempo per completare tutto il progetto e, quindi, ricevere in diverse tranche le erogazioni dei contributi: il 50% come primo contributo e il 50% meno il 10% come seconda tranche tramite le diverse banche concessionarie. La restante somma del 10% – ha ripreso Vignali – si sarebbe dovuta erogare entro sei mesi dal versamento del secondo contributo sulla base dell’emanazione, da parte del Ministero dello Sviluppo economico, dei cosiddetti schemi di liquidazione. Senza tale decreto, però, le banche concessionarie si trovano nella situazione di non poter procedere con il pagamento dell’ultima parte del contributo”, delineando i contorni di “una penalizzazione per le piccole e medie imprese artigiane coinvolte, soprattutto per i costi dei progetti realizzati da centinaia di imprenditori artigiani”, ha poi concluso Raffaello Vignali. La risposta del Sottosegretario Urso, d’altronde, non ammette repliche. Il decreto ministeriale c’è, è in vigore e sblocca anche l’ultima tranche di risorse stanziate dalla legge 488 per le imprese delle zone meno produttive del Paese, dove la crisi economica ha aggravato una realtà imprenditoriale già fortemente disagiata.
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