9 Ottobre 2008, h. 00:00

Riforma contrattuale e crisi finanziaria, Confartigianato e PD a confronto

Confartigianato e le altre sigle dell’artigianato hanno incontrato il Segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, ed i ministri economici del Governo ombra, Pierluigi Bersani e Matteo Colaninno. Al centro dell’incontro con il Presidente ed il Segretario generale di Confartigianato, Giorgio Guerrini e Cesare Fumagalli, la crisi finanziaria e la riforma del modello contrattuale dell’artigianato, attualmente ad uno stato più avanzato rispetto a quello dell’unico altro settore che sta lavorando sulla contrattazione, l’industria, ma che ha subito una battuta d’arresto con il veto della Cgil. Ai rappresentanti del governo ombra i vertici nazionali di Confartigianato hanno espresso la sollecitazione di mettere subito “in campo tutti gli interventi più idonei per evitare che gli effetti della crisi finanziaria, già oggi subiti dalle nostre imprese con restrizioni nei finanziamenti, si abbattano sui piccoli imprenditori con un’ulteriore stretta creditizia”, ha denunciato Giorgio Guerrini. Un allarme che ha trovato piena condivisione da parte di Walter Veltroni e dei “ministri” economici del Partito Democratico, che hanno sottolineato come sia necessario “ridare immediatamente rilancio all’economia, a partire dal sostegno alla piccola e media impresa italiana, stimolando i consumi delle famiglie attraverso misure di riduzione della pressione fiscale”. Una via che Confartigianato sta percorrendo da tempo, da quando, cioè, ha avviato la revisione del modello contrattuale con le altre sigle dell’artigianato e con Cgil, Cisl e Uil. “Da questa trattativa – ha sottolineato Cesare Fumagalli – possono venire risposte utili a fronteggiare la crisi che sta investendo il nostro paese: più tutele e più salario per i lavoratori, più competitività per le imprese, più sviluppo per le economie locali”. Ma se lo stato della trattativa con i Sindacati può dirsi a buon punto, anche a fronte delle difficoltà incontrate dall’industria nel percorso di riforma del proprio sistema contrattuale, la crisi finanziaria, e la relativa stretta creditizia che potrebbe abbattersi sulle micro e piccole imprese italiane, impone un’attenta riflessione alla classe politica del Paese. Riflessione che ha portato all’idea “di costituire un Fondo nazionale di controgaranzia dedicato alle micro e piccole imprese”. Un’iniziativa condivisa da Confartigianato e capace di sostenere le MPI italiane in una fase di difficile accesso ai finanziamenti.

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