8 Luglio 2008, h. 00:00

Alberani: “Sostenere e rilanciare il ruolo dei Consorzi Fidi artigiani”

Innovare e potenziare l’offerta dei servizi dei Consorzi Fidi artigiani, semplificando e rendendo sempre più efficaci le modalità di accesso al credito da parte delle piccole imprese. Questi gli obiettivi individuati durante l’Assemblea annuale di Fedart Fidi, la Federazione Nazionale Unitaria dei Consorzi e Cooperative Artigiane di Garanzia, riunita a Roma lo scorso 5 luglio presso la sede di Artigiancassa. “Il rafforzamento dei Confidi è tanto più indispensabile – ha sottolineato Daniele Alberani, rappresentante di Confartigianato, alla sua prima Assemblea da Presidente della Federazione dei Consorzi Fidi – se si considerano i recenti fenomeni che hanno riguardato il mondo del credito: l’applicazione dell’accordo di Basilea 2, le aggregazioni e fusioni bancarie che hanno allontanato gli istituti dai territori di riferimento, la crisi internazionale dei mutui subprime. Tutto ciò ha influito in modo preoccupante sul rapporto tra banche e piccole imprese, con una progressiva riduzione della liquidità disponibile e un processo di innalzamento dei tassi e di razionamento del credito”. L’esigenza è quella di rispondere ai mutamenti del mercato creditizio per confermare il ruolo dei Consorzi Fidi a sostegno della competitività delle micro e piccole imprese. Dal 1994 ad oggi, Fedart Fidi ha garantito 47 miliardi di euro, rappresentando la principale porta d’accesso al credito per il 42% delle imprese artigiane. Soltanto nel 2006, i 251 Consorzi aderenti a Fedart Fidi hanno garantito finanziamenti per 9,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 5,4% rispetto all’anno precedente, e un tasso d’insolvenza media che si attesta sul 2%, un dato sensibilmente inferiore rispetto a quello dei tradizionali istituti bancari. “Queste cifre – ha continuato Alberani – dimostrano la necessità di sostenere e rilanciare il ruolo dei Consorzi Fidi attraverso la definizione di un quadro normativo che ne semplifichi l’attività oggi ostacolata e penalizzata da oneri burocratici e incombenze incomprensibili”. Innovazione, semplificazione, efficacia ed efficienza. Sono questi i quattro punti cardinali da seguire per vincere le sfide che attendono nell’immediato futuro i Consorzi Fidi. “Fedart Fidi – ha concluso il Presidente Alberani – è impegnata in un processo di razionalizzazione delle strutture consortili per adeguarle alle regole di Basilea 2 e alle disposizioni del Testo Unico Bancario. Vogliamo essere all’altezza della domanda espressa dalle nostre imprese che sono sempre più esigenti per ciò che riguarda la qualità e le condizioni del credito, la personalizzazione dei prodotti e dei servizi finanziari”. La relazione del Presidente Alberani è stata anticipata dall’intervento di Giovanni Di Leva, Direttore generale di Artigiancassa, chiamato sul palco ad aprire i lavori. Dopo il Presidente, la parola è passata a Domenico Santececca, Direttore dell’Abi, a Gianni Giaccaglia, Presidente della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni, e a Sandro Pettinato, Responsabile dell’Ufficio Finanza e Credito di Unioncamere. Proprio ad Unioncamere, il Presidente Alberani ha dedicato un passaggio della propria relazione. “Con il sistema delle Camere di Commercio – ha ammesso il Presidente – abbiamo da tempo instaurato una concreta e positiva interlocuzione trovando nella struttura nazionale una piena disponibilità a collaborare per la qualificazione e lo sviluppo dei Consorzi Fidi. Proprio in virtù di questa collaborazione, non riusciamo a cogliere fino in fondo l’obiettivo di un recente progetto di Unioncamere per la costituzione di uno strumento finanziario nazionale di sistema, su cui manifestiamo forte perplessità”. Una perplessità riproposta prima dell’intervento di Pettinato, che ha risposto sottolineato come “quel progetto, peraltro ancora in forma embrionale, nasca con le intenzioni di svolgere un ruolo di catalizzatore ed acceleratore dei tradizionali Confidi, e non come una minaccia per i Consorzi artigiani”. A seguire, sono intervenuti i rappresentanti delle Organizzazioni promotrici di Fedart Fidi, il Vicepresidente Tullio Uez per Confartigianato, Paolo Baravelli per CNA e Leopoldo Facciotti per Casartigiani. Il Vicepresidente di Confartigianato Uez ha ribadito la “volontà di cambiare le recenti normative che la Banca d’Italia ha applicato ai Confidi, rendendole più semplici e meno stringenti. I Confidi – ha aggiunto Uez – hanno sempre operato, ed operano tutt’ora, in maniera differente dalle banche. Crediamo sia fondamentale non dimenticare lo spirito di solidarietà e di mutualità tra imprenditori che è alla base del sistema dei Confidi. Se è vero che i Confidi devono innovare i propri servizi in linea con l’offerta di mercato, è pur vero che ogni nuova normativa deve essere tarata per i Confidi e non per le banche. Il percorso appena iniziato con il nuovo piano industriale di Artigiancassa sembra essere quello giusto per offrire risposte semplici ed efficaci alla domanda di credito delle nostre imprese associate”, ha poi concluso il Vicepresidente di Confartigianato. All’Assemblea annuale di Fedart Fidi ha partecipato Luciano Consolati, neo Coordinatore della Federazione in rappresentanza di Confartigianato, che sostituisce Tino Vaccari.

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