12 Marzo 2012, h. 00:00

Le calzature 100 per cento made in Italy corrono sui mercati internazionali

Le calzature italiane danno un calcio alla crisi e volano sui mercati mondiali. Dalla Russia, alla Cina, agli Stati Uniti piace sempre di più sfoggiare scarpe made in Italy. Tanto che, tra il 2010 e il 2011, le nostre esportazioni sono aumentate del 12,2%, con un boom dell’85% di vendite in Cina. Un successo decretato anche durante il salone internazionale dedicato a questi prodotti, il Micam, svoltosi a Milano dal 4 al 7 marzo che ha visto migliaia di compratori provenienti da tutto il mondo affascinati dalle creazioni delle nostre aziende. Il Presidente di Confartigianato Moda, Giuseppe Mazzarella, presente al Micam, è soddisfatto: ‘Questa Fiera, così come altre fiere, conferma che l’internazionalizzazione delle imprese, la vendita verso la clientela estera, sta dando grandi frutti. E anche le nostre piccole imprese hanno portato a casa dei risultati soddisfacenti’. Tra gli stand più affollati quelli dei 150 imprenditori associati a Confartigianato che hanno stupito i visitatori con uno spettacolo inconsueto: la realizzazione di una scarpa che nasce dalle abili mani di un maestro artigiano. Confartigianato ha scelto questa esibizione per spiegare il valore del marchio 100 per cento made in Italy. Un’etichetta creata dalla Confederazione per certificare i prodotti che, dalla ideazione all’imballaggio, sono fatti interamente in Italia. Si tratta di una garanzia per i consumatori e, per le imprese italiane, è un opportunità per valorizzare la qualità del loro lavoro, per migliorare il loro business e distinguersi da chi delocalizza all’estero la produzione. Il Presidente Mazzarella non ha dubbi nel ritenere il marchio l’arma vincente per imporre le produzioni artigiane all’estero ma anche per rinvigorire i consumi sul mercato interno. ‘Il marchio 100 per cento made in Italy – sottolinea – ha stupito tantissimi operatori, soprattutto quelli stranieri, che ancora non conoscevano la nuova legge che è partita dal 2009. Quindi è importante intensificare le iniziative sul principio del 100 per cento made in Italy’. Ora Confartigianato chiede al Governo di impegnarsi per tutelare al meglio le nostre produzioni. Al Ministro dello Sviluppo economico la Confederazione ha sollecitato l’emanazione di decreti che rendano pienamente applicabile la legge del 2009 per quanto riguarda l’indicazione dell’origine interamente italiana delle merci.

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