15 Settembre 2010, h. 00:00

Premio Confartigianato Motori, Fernando Alonso sale sul gradino più alto del podio

La 28° edizione del Premio Confartigianato Motori è andata a Fernando Alonso, il due volte campione del mondo spagnolo, pilota di punta della rossa di Maranello. Come da tradizione, Confartigianato APA Milano, Monza e Brianza ha consegnato il premio nel venerdì delle prove libere del Gran premio d’Italia al pilota che ha saputo mettere a punto, in sintonia con la propria squadra di meccanici, la miglior vettura per prestazioni e risultati in pista. Dietro la potenza, la velocità e la fantascientifica tecnologia di una monoposto di Formula Uno, infatti, si nasconde la capacità artigiana di tanti meccanici che settano i bolidi del circo più veloce e affascinante del mondo. Uno spettacolo che a Monza è di casa. “Noi abbiamo la testimonianza di queste grandi categorie, autoriparatori, carrozzieri e meccanici, che assorbono tutta la nuova tecnologia della Formula Uno e la trasformano in sicurezza stradale – ha sottolineato Giovanni Barzaghi, Presidente di Confartigianato Milano, Monza e Brianza – Con questo premio vogliamo sostenere proprio questo passaggio, la sicurezza stradale che dalla pista passa al mondo civile, per il bene di quelli che viaggiano quotidianamente sulle strade italiane”. Un rapporto che ogni anno viene celebrato con il Premio Confartigianato Motori. Insieme allo spagnolo della Ferrari, Confartigianato Milano, Monza e Brianza ha premiato come miglior pilota emergente la prima guida della Sauber, il ventitreenne Kamui Kobayashi, mentre nella categoria tecnici hanno ritirato il premio dal palchetto dell’area hospitality di Confartigianato l’ing. Andrew Newey, capo dei tecnici della scuderia Red Bull, e la squadra meccanici della Ferrari. Come da tradizione, Confartigianato ha assegnato anche i premi speciali per chi ha saputo confermare le proprie capacità in tanti anni di carriera nella Formula Uno. E così, tra il cocktail serale organizzato nella splendida sede di Confartigianato e la festa al paddock club dell’autodromo di Monza, sono stati premiati anche la Bridgestone, Peter Sauber, direttore dell’omonima scuderia di Formula Uno, Agnese Piazzalunga della Maserati e Jarno Trulli, il pilota abruzzese che vanta il quinto posto nella speciale classifica del maggior numero di gran premi corsi in carriera. I riconoscimenti per la categoria giornalismo, sono andati a Flavio Vanetti del Corriere della Sera, Mark Thompson dell’agenzia fotografica Getty Images e Stefania Bocchi, responsabile delle pubbliche relazioni della Ferrari. Velocità, prestigio e potenza, sogno ad occhi aperti di ogni appassionato di motori. La Ferrari è l’essenza stessa della velocità, dell’eleganza, di uno stile che ha portato il genio italiano in ogni angolo del globo. “Monza, Ferrari, sono nomi evocativi del Made in Italy. La battaglia che stiamo conducendo, forse un po’ troppo in solitudine, ma che non smetteremo si sostenere, è quella per la tutela intelligente del Made in Italy. Non ha niente a che vedere con l’alzata di scudi protezionistici, ma punta alla valorizzazione delle straordinarie capacità di tanta manifattura italiana che si esprime a livelli altissimi. Basti pensare ai contenuti tecnologici che stanno in una vettura di Formula Uno”, ha detto il Segretario generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli, rilanciando la battaglia a favore degli imprenditori che producono il vero Made in Italy.

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