14 Aprile 2010, h. 00:00
Artigiani e professionisti delle costruzioni insieme per realizzare le case del futuro
La casa del futuro a cui pensano gli artigiani italiani è una “casa evoluta”, realizzata secondo i più innovativi standard di qualità, con un occhio di riguardo per l’ambiente e l’efficienza energetica e pensata per le necessità di chi ci abiterà, semplici cittadini, anziani o diversamente abili. In un convegno organizzato presso l’Auditorium delle sede nazionale di Roma, ANAEPA, Confartigianato Impianti e ANAP Confartigianato Persone hanno iniziato un percorso condiviso per migliorare la qualità delle case e degli appartamenti costruiti nel nostro Paese. Far dialogare l’intera filiera, costruendo una rete fatta di imprese, artigiani e professionisti del settore, questo l’obiettivo principale dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di “ritornare a quello che era il paradigma iniziale, dove le imprese di costruzioni erano imprese in rete. Si è dimenticata questa rete, possiamo dire che si è un po’ slacciata – ha sottolineato Arnaldo Redaelli, Presidente dell’ANAEPA Confartigianato – Ricomporre questa rete è un passaggio fondamentale per offrire un prodotto di qualità in linea con le tecnologie attuali”. Quello delle costruzioni è un settore stravolto dall’innovazione tecnologica. Nuovi i materiali utilizzati, come nuove sono le esigenze e gli obiettivi di chi progetta una casa. “Oggi si punta ad una struttura che consumi di meno, che renda di più e che sia altamente tecnologica. Esigenze che comportano una radicale trasformazione dell’impiantistica, perché si applicano a nuove tecnologie che vanno dal fotovoltaico, alla geotermia e alle biomasse”, ha sottolineato Giovanni barzaghi, Presidente di Confartigianato Impianti. Le possibilità offerte dalle fonti rinnovabili e dall’efficienza energetica sono soltanto alcuni aspetti di questa rivoluzione. L’evoluzione tecnologica, infatti, ha aperto un’infinita gamma di possibilità per gli utenti della “casa evoluta”. Anziani e diversamente abili su tutti, che grazie alle tecnologie domestiche possono superare i limiti delle proprie disabilità. “Gli anziani e le persone con disabilità non hanno soltanto bisogno di una casa domotica, ma anche di una corretta informazione sull’utilizzo e le potenzialità di una casa evoluta – ha denunciato Fabio Menicacci, Segretario dell’ANAP Confartigianato Persone, che ha poi sottolineato “l’importanza di iniziare a progettare e realizzare case fatte a misura di anziano e di disabile”. La strada è tracciata, il futuro dell’edilizia italiana fa rima con innovazione, rispetto dell’ambiente ed efficienza energetica.
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