7 Ottobre 2008, h. 00:00
I CONSORZI ARTIGIANI DISCRIMINATI DAL CODICE DEGLI APPALTI
Pessime notizie per i consorzi artigiani sono quelle che emergono a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del terzo decreto correttivo del Codice dei Contratti Pubblici avvenuta lo scorso 2 ottobre. Le nuove norme, di fatto, tagliano fuori i consorzi dai pubblici appalti, stabilendo il divieto di partecipazione per le gare inferiori al milione di euro (in cui la stazione appaltante si avvalga della facoltà di applicare l’esclusione automatica delle offerte anomale) per il consorzio o la cooperativa che partecipino alla medesima gara di affidamento dei lavori in cui partecipa singolarmente anche una qualsiasi consorziata, a prescindere che la stessa sia stata indicata o meno in sede di gara. “A differenza delle altre forme consortili – spiega Arnaldo Redaelli, Presidente di Anaepa Confartigianato – i consorzi artigiani hanno la caratteristica di coinvolgere nella loro base sociale un numero di imprese molto ampio. Tenuto conto dei tempi fisiologicamente stretti e delle scadenze imposte dai pubblici appalti, diviene estremamente gravoso per i consorzi coordinare così tante imprese ed evitare di incorrere involontariamente nella partecipazione congiunta alle gare”. Tra i timori della Categoria c’è quello che il provvedimento, giudicato “in contrasto con i principi costituzionali di libero associazionismo”, possa decretare la scomparsa del sistema delle piccole imprese dell’edilizia, anche perché, così come è, rischia di favorire un incremento del ricorso al subappalto. “Con l’esautorazione dello strumento consortile – sottolinea Redaelli – le piccole imprese non potranno più partecipare ai pubblici appalti che resteranno nelle mani delle sole imprese di grandi dimensioni che così conquistano spazi anche nelle più ristrette fasce di mercato, spazzando via in un solo colpo la concorrenza della categoria artigiana e delle piccole imprese”. “Nei prossimi giorni – conclude il Presidente di Anaepa Confartigianato Redaelli – intraprenderemo, con il pieno coinvolgimento della Confederazione e delle altre Associazioni di Categoria dell’artigianato, ogni iniziativa finalizzata a raggiungere l’obiettivo di sopprimere la nuova previsione introdotta al comma 7 dell’articolo 37 del Codice dei Contratti Pubblici”
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