19 Novembre 2007, h. 00:00
L’energia degli integratori alimentari
Lo scorso 14 novembre, presso il Ministero della Salute, le Associazioni di categoria, con in testa Confartigianato, hanno incontrato il Sottosegretario Gian Paolo Patta. Una riunione importante per disegnare un quadro generale dell’attuale mercato e su quanto le diverse Associazioni stanno facendo per migliorare gli standard di qualità, di produzione e di certificazione di questo segmento alimentare, un comparto in crescita per sviluppo ed innovazione. Soltanto nell’ultimo anno, infatti, sono state vendute 107 milioni di confezioni dei cosiddetti “health foods”, registrando un fatturato annuo di 1.225 milioni di euro. L’8,4% in più rispetto ai dati dell’anno precedente. Se il fatturato del comparto è in crescita, è in parte anche grazie all’alto tasso di innovazione sviluppato dalle imprese del settore, capaci di aumentare del 3,3% il numero e la tipologia di prodotti già presenti sul mercato nel 2005. E’ Mauro Cornioli, Presidente degli Erboristi di Confartigianato, a spiegare la crescita del settore. “Il motivo principale credo stia nella recente evoluzione del concetto di salute, che oggi non si identifica più nella semplice assenza di patologie, ma in un complessivo benessere psico-fisico, inteso come sentirsi bene con se stessi, sotto tutti i punti di vista”. Cornioli ha poi sottolineato come “sia assoluta priorità di Confartigianato Alimentazione lavorare per rendere più chiare ed esplicative le etichette dei prodotti, una garanzia a tutela dei nostri consumatori”. Gli integratori alimentari, infatti, sono quei prodotti che favoriscono l’assunzione di principi nutrivi altrimenti assenti con una dieta non corretta. Non hanno proprietà curative, ma servono a completare la normale dieta alimentare. Un’integrazione appunto, non una cura. Una convinzione che inizia ad entrare anche nella mente degli italiani.
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