19 Dicembre 2018, h. 16:10
STUDI – 170 mila imprese guidate da donne under 35, il 12,8% delle imprese femminili. Tra le lavoratrici indipendenti laureate al 39,6%, il doppio rispetto agli uomini. Elevata presenza under 35 in Servizi alle persone e nel Mezzogiorno
Alla fine del 2017 si contano 1.331.367 imprese registrate a guida femminile che rappresentano il 21,9% del totale delle imprese. Nel dettaglio sono 170.090 le imprese femminili guidate da giovani under 35 con una incidenza sul totale delle imprese a guida giovanile che sale a 28,7%. L’analisi di genere indica inoltre che la componente giovanile è più rappresenta all’interno delle imprese femminili: la quota è pari infatti al 12,8% e supera di 3,9 punti percentuali l’8,9% rilevato per le imprese maschili. La maggiore presenza di giovani nelle imprese femminili si coniuga con la maggiore quota di laureate che è pari al 39,6% del totale delle lavoratrici indipendenti, pressochè il doppio del 21,6% degli uomini. La quota di imprenditrici e lavoratrici autonome laureate è salita di 5,7 punti in cinque anni.
Prendendo a riferimento i principali settori – ognuno con oltre 5.000 imprese femminili registrate – le incidenze maggiori delle imprese giovanili si rintracciano nelle Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative con il 18,9%, nei Servizi di ristorazione e nelle Altre attività di servizi per la persona e con il 17,5%; quest’ultimo comparto, ad alta presenza di artigianato, comprende le imprese di lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, parrucchieri e trattamenti estetici, centri per il benessere fisico, sgombero di edifici, tatuaggio e piercing, servizi non veterinari per gli animali da compagnia.
A livello territoriale si supera l’incidenza media delle imprese guidate da giovani sulle imprese femminili soprattutto nel Mezzogiorno, dove la vocazione imprenditoriale rappresenta per le donne un importante canale di ingresso nel mercato del lavoro. La quota di imprenditrici under 35 più elevata si riscontra in Campania con il 16,6%, Calabria con il 16,5%, Sicilia con il 15,3%, Puglia con il 14,3%, Basilicata e Sardegna entrambe con il 12,9% seguite da Lazio e Lombardia entrambe con il 12,4%.
Tra le principali province – ognuna con oltre 5.000 imprese femminili registrate – ventisette superano la media nazionale e primeggiano Napoli con il 18,3%, Catanzaro con il 17,4%, Palermo e Caserta entrambe con il 16,9% e Salerno, Catania e Reggio Calabria tutte con il 16,3%.
I dati per regione e per provincia sono disponibili nell’Appendice statistica “Imprese femminili guidate da giovani under 35. I dati per regione e provincia”. Clicca qui per scaricarla.
Una analisi approfondita delle donne imprenditrici nel Rapporto “Imprese e lavoro delle donne a 10 anni dallo scoppio della Grande crisi”, 15° Osservatorio Confartigianato Donne Impresa sull’imprenditoria femminile artigiana in Italia, anch’esso disponibile nel portale.
Quota laureate del lavoro indipendente in Italia
Anno 2017. % ISCED 3-8 su totale occupate indipendenti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Quota imprese femminili guidate da giovani under 35 nei principali settori
Anno 2017. % su imprese femminili registrate. Principali settori: divisioni Ateco 2007 con oltre 5.000 imprese femminili registrate – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Principali province con quota di imprese femminili guidate da giovani under 35 superiore alla media nazionale
Anno 2017. % su imprese femminili registrate. Principali province: province con oltre 5.000 imprese femminili registrate – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Quota imprese femminili guidate da giovani under 35 per regione
Anno 2017. % su imprese femminili registrate – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
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