24 Luglio 2018, h. 16:06
ALIMENTAZIONE – Bene direttiva Ue contro pratiche sleali nella filiera alimentare. Più tutele per Pmi
“Ben vengano norme europee per prevenire i comportamenti scorretti nei rapporti tra committenti e fornitori della filiera alimentare e di cui sono spesso ‘vittime’ le piccole imprese”. E’ la posizione di Confartigianato espressa oggi all’audizione delle Commissioni riunite Attività Produttive e Agricoltura della Camera sulla proposta di direttiva europea in materia di pratiche commerciali sleali tra imprese nella filiera alimentare.
Secondo Confartigianato, l’introduzione di standard minimi di protezione per le imprese di piccole e medie dimensioni, previsti dalla proposta di direttiva, permette agli imprenditori di ridurre i rischi e di poter contare su una maggiore sicurezza nella gestione dell’azienda. Positiva anche l’armonizzazione di norme minime a livello europeo, che consente di superare l’attuale eterogenea situazione legislativa tra gli Stati membri.
Confartigianato sottolinea, però, la necessità di modificare la proposta di direttiva estendendo la protezione legislativa a tutte le piccole e medie imprese fornitrici, indipendentemente dalla tipologia di impresa alla quale vendono i prodotto alimentari.
Positivo il giudizio sulla procedura di reclamo che prevede la protezione dell’identità del soggetto che denuncia pratiche scorrette.
Anche in questo comparto persiste il problema dei ritardi di pagamento, vera e propria ‘bestia nera’ per le piccole imprese italiane. Un grave malcostume che va combattuto con regole di garanzia a favore dei subfornitori, indicatori reputazionali sui comportamenti dei debitori, misure specifiche sulle criticità che si registrano nei singoli Paesi Ue.
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