20 Marzo 2018, h. 15:30
LOMBARDIA – Albo artigiani in Canton Ticino: verso l’abolizione della LIA
Il Consiglio di Stato del Canton Ticino, in seguito ad una recente sentenza del Tribunale cantonale amministrativo sui ricorsi presentati dalla Commissione federale della concorrenza, si è pronunciato sulla necessità di abrogare la Legge sulle Imprese Artigianali (LIA), incaricando il Dipartimento del Territorio di intraprendere i passi necessari verso l’abrogazione.
La stessa nota con cui viene annunciato il provvedimento specifica anche che “Il Dipartimento delle finanze e dell’economia, in parallelo, continuerà a sostenere e sviluppare gli sforzi per la tutela del mercato del lavoro ticinese”.
“Si tratta di una buona notizia per le nostre imprese che operano in Canton Ticino – commenta Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Lombardia – Fin dal suo avvento, abbiamo evidenziato in tutte le sedi (regionali, nazionali, Dialogo Economico Italia – Svizzera e in Europa) gli elementi di criticità della legge e come questa ledesse il principio di libera circolazione delle persone sancito dall’Accordo bilaterale Unione Europea – Svizzera, vincolando le imprese italiane al pagamento di una tariffa per l’iscrizione all’Albo delle imprese autorizzate ad operare in Canton Ticino, oltre che alla presentazione di una corposa documentazione per attestare la professionalità dell’azienda”.
“Tuttavia rimane la perplessità delle nostre imprese – continua Massetti – rispetto ai tempi di attuazione: a fine mese scadono i termini per il rinnovo delle iscrizioni all’Albo e in molti ci stanno già chiedendo come comportarsi. Chi ha già pagato, poi, si vedrà rimborsare la somma versata in caso di abrogazione della legge? Inoltre non sono ancora note le modalità di attuazione, e la dichiarazione della volontà di continuare a tutelare il mercato del lavoro ticinese ci fa pensare che probabilmente per le imprese italiane non sarà finita qui”. “Auspichiamo che il Consiglio di Stato del Canton Ticino specifichi questi aspetti nei prossimi giorni – conclude Massetti – per dare modo alle imprese interessate di poter operare secondo le modalità più adeguate. Sarà nostra cura verificare che, in particolare, la questione dei rinnovi venga chiarita nel più breve tempo possibile”.
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