13 Febbraio 2018, h. 11:45

LIGURIA – Parlamentari liguri: ecco i risultati di cinque anni

Parlamentari liguri sotto esame nel Rating nazionale di mandato (2013-2018) realizzato da Confartigianato Liguria, in collaborazione con Confartigianato Nazionale, e presentato questa mattina nella sede genovese dell’associazione.

«A cinque anni dalla sottoscrizione delle nostre proposte – commenta il presidente di Confartigianato Liguria, Giancarlo Grasso –  oggi mettiamo sulla bilancia non solo le azioni legislative realizzate, ma anche i risultati ottenuti e non, attraverso il confronto con noi e la partecipazione alle nostre iniziative, a fianco delle nostre imprese. Riteniamo che la pratica della rendicontazione dell’attività e dei risultati ottenuti debba diventare patrimonio di tutta la classe politica: per noi è soprattutto un atto doveroso nei confronti dei nostri associati, che ci danno fiducia e credono nella capacità della loro associazione di essere “megafono” delle istanze delle piccole imprese che siamo orgogliosi di rappresentare».

Le proposte di Confartigianato Liguria sono state sviluppate sulla base di nove punti, condivisi e sottoscritti dai parlamentari della regione a inizio legislatura: riduzione della pressione fiscale, migliore accesso al credito, sostegno alla crescita e alla competitività, prosecuzione nell’azione di semplificazione, realizzazione di politiche di incentivi alle imprese, sostegno dei processi di internalizzazione, sviluppo delle imprese per un conseguente sviluppo del mercato del lavoro, investimenti in infrastrutture ed energie per competere e un impegno preciso per la Liguria: contribuire a risolvere il nodo delle infrastrutture. È stato approfondito anche il percorso che ha portato al raggiungimento di un successo da parte dei carrozzieri in occasione della riforma della RC Auto: una battaglia vinta, durata alcuni anni e partita dalla Liguria.

«Il nostro è un approccio positivo teso a valorizzare la trasparenza e l’efficacia dell’azione politica. Abbiamo analizzato qualitativamente – e non solo sulla base di presenze e votazioni – le misure che, nel corso della legislatura, sono state approvate per il mondo della micro e piccola impresa grazie ad un confronto costante sia a livello nazionale che territoriale” sottolinea Stefania Multari, direttore delle relazioni istituzionali di Confartigianato nazionale. «Del resto – aggiunge Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – la produttività dell’attività politica non può fare a meno dell’ascolto delle esigenze delle realtà imprenditoriali, soprattutto quelle più piccole, che costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto economico della nostra regione e del Paese».

Ecco i risultati. Una valutazione che fa scattare i semafori verdi, gialli e rossi per i 23 deputati e senatori liguri. Per ciascuno di loro è stata realizzata una scheda contenente tutte le attività realizzate a favore del mondo imprenditoriale (secondo quanto reso pubblico dai siti di Camera e Senato e incrociato con i “fabbisogni” delle realtà produttive): proposte di legge presentate, attività di sindacato ispettivo, ordini del giorno ed emendamenti. La valutazione dei parlamentari tiene conto anche della propensione a creare consenso e del livello di concertazione. I parlamentari che hanno sottoscritto le proposte di Confartigianato sono contrassegnati con il simbolo di una penna. Le schede individuali si chiudono con la valutazione di Confartigianato Liguria e l’assegnazione delle coccarde tematiche a rappresentare il grado di impegno e di raggiungimento di risultati di ogni singolo politico.

Promossi dodici parlamentari: i senatori Massimo Caleo (Pd), Roberto Cassinelli (FI-Pdl), Cristina De Pietro (FI-Pdl), Maurizio Rossi (Misto-Liguria Civica) e Vito Vattuone (Pd) e i deputati Lorenzo Basso (Pd), Mara Carocci (Pd), Anna Giacobbe (Pd), Roberta Oliaro (Misto-Civici e innovatori-Energie per l’Italia), Luca Pastorino (Sinistra Italiana-Sel-Possibile-Liberi e Uguali), Mario Tullio (Pd) e Franco Vazio (Pd). Sono otto i semafori “rossi”: i senatori Paolo Guerrieri (Pd) e Augusto Minzolini (Pdl) e i deputati Sergio Battelli (M5S), Sandro Biasotti (FI-Pdl), Giorgio Lainati (Ap-Cpe-Ncd-Nci), Matteo Mantero (M5S), Marco Meloni (Pd) e Simone Valente (M5S). Semaforo giallo per i rimanenti tre: la senatrice Donatella Albano (Pd) e i deputati Raffaella Mariani (Pd) e Stefano Quaranta (MdP-Liberi e Uguali). La valutazione non ha riguardato i parlamentari e componenti del governo Andrea Orlando e Roberta Pinotti.

Per quello che riguarda le proposte e il loro grado di raggiungimento, rappresentati da semafori, ci sono ancora rossi e gialli che attendono di diventare verdi. In particolare, tra le richieste della categoria che necessitano ancora di azioni stringenti, la semplificazione degli adempimenti tributari, la riduzione dell’imposizione Irap, attraverso un progressivo incremento della franchigia e l’esclusione dell’Imu dagli immobili strumentali dell’attività d’impresa. Occorre lavorare ancora per agevolare l’accesso al credito, favorire il ricambio generazionale attraverso misure di trasmissione di impresa ed è necessario completare la riforma dei servizi per l’impiego. Ma anche, in tema di appalti pubblici, prevedere una corsia preferenziale con l’introduzione di una quota di riserva per le micro e piccole imprese ed attuare i principi del Km 0 e della “filiera corta” per valorizzare le imprese del territorio. Inoltre, introdurre misure sulla micro-mobilità urbana e contribuire a risolvere il nodo delle infrastrutture, preciso impegno per la Liguria

>>>Scarica l’infografica con le ‘pagelle’ dei parlamentari

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