7 Febbraio 2018, h. 14:45
STUDI – Nel 2017 persiste la selezione delle imprese artigiane (-0,9%), con tenuta nei Servizi (-0,2%). Con il ‘segno più’ l’artigianato a Reggio Calabria, Bolzano, Milano, Taranto e Trieste. Nell’anno sono nate 311 imprese artigiane al giorno
Al 31 dicembre 2017 le imprese artigiane registrate sono 1.327.180 con una dinamica demografica nell’anno data da 80.836 iscritte, pari ad un tasso di iscrizione del 6,0%, e 92.265 cessate non d’ufficio, pari ad un tasso di cessazione del 6,9%. La nati-mortalità di impresa determina un saldo negativo di 11.429 unità, equivalente ad un tasso di crescita del -0,9%, in miglioramento rispetto al -1,2% dell’anno precedente e che rappresenta il dato migliore degli ultimi sei anni.
Pur in un contesto ancora selettivo, va sottolineato che, tenuto conto delle giornate lavorative in cui è possibile registrare un’impresa, nel corso del 2017 sono nate 311 imprese artigiane al giorno. Il miglioramento della dinamica delle imprese artigiane si inserisce in un contesto di ripresa che però deve ancora consolidarsi come indicato nella nostra recente analisi di alcuni indicatori chiave dell’economia che evidenzia il persistere di incertezze su credito, costruzioni e commercio al dettaglio. L’analisi dei dati settoriali mostra come il calo complessivo dello 0,9% delle imprese artigiane sia determinato prevalentemente dalla dinamica negativa delle imprese delle Costruzioni (-1,3%) e di quella del Manifatturiero (-1,2%), mentre nei Servizi – il primo comparto dell’artigianato per numero di occupati (37,5%) – si osserva una sostanziale tenuta (-0,2%).
Nel corso del 2017 si rileva una crescita per la forma giuridica più strutturata, con le srl artigiane in salita del +4,2% mentre si registrano tassi di variazione negativi per le società di persone (-2,6%) e per le ditte individuali (-0,8%). Nel merito va segnalato che, in rapporto alle imprese attive, la dimensione media delle srl artigiane è di 6,8 addetti, superiore a 3,9 addetti/impresa delle società di persone e a 1,7 addetti/imprese delle ditte individuali.
La selezione dell’artigianato è diffusa sul territorio, tranne che in Trentino Alto Adige dove si registra una stabilizzazione delle imprese artigiane; le diminuzioni meno intense sono quelle di Valle d’Aosta (-0,1%), Lombardia (-0,4%), Calabria (-0,5%) e Friuli-Venezia Giulia (-0,5%).
A livello provinciale prevale il rallentamento della selezione dell’artigianato e nel 2017 si osserva un miglioramento del tasso di variazione in settantatre province italiane delle 105 considerate cioè in due province su tre (69,5% e maggiore rispetto al 56,2% dell’anno prima); in sette province si osserva una stazionarietà mentre nelle restanti venticinque si rileva un peggioramento della dinamica imprenditoriale artigiana. Nel dettaglio l’artigianato cresce nel 2017 a Reggio Calabria (+0,9%), Bolzano (+0,7%), Milano (+0,6%), Taranto (+0,2%) e Trieste (+0,1%), mentre tengono le imprese artigiane – con crescita zero – a Monza e Brianza e Napoli.
L’analisi della demografia dell’artigianato nell’Elaborazione Flash “La dinamica delle imprese artigiane nel 2017 per regione e provincia”. Clicca qui per scaricarla.
Tasso di variazione, iscrizione e cessazione delle imprese artigiane: 2007-2017
Valori %. Eventuali differenze possono dipendere dagli arrotondamenti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Tasso di variazione delle imprese artigiane anno 2017 per natura giuridica
Anno 2017. % (iscritte-cessate non d’ufficio)/stock ad inizio anno – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Province italiane per tasso di variazione delle imprese artigiane del 2017 migliore rispetto a quello del 2016
Anno 2017. % numero province su 105 province italiane. Tasso di variazione: % (iscritte-cessate non d’ufficio)/stock ad inizio anno – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
Le 7 province con tasso di variazione delle imprese artigiane non negativo nel 2017 e confronto con il tasso del 2016
Anno 2017. % (iscritte-cessate non d’ufficio)/stock ad inizio anno. 105 province. Tasso di variazione 2017 decrescente – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere
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