6 Febbraio 2018, h. 14:49

STUDI – Fatturazione elettronica: già interessato 1 milione di fornitori della PA e dal 2019 si aggiungeranno 3,4 milioni di imprese

Da gennaio 2019 scatterà l’obbligo per tutte le imprese di emettere e ricevere fatture in formato elettronico, ma già dal prossimo luglio – mancano 145 giorni all’e-invoice day – ci sarà l’obbligo per le cessioni di benzina o gasolio per motori e per le prestazioni dei subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici; in tal senso si ricorda che sono 18 mila gli esercizi specializzati nel commercio al dettaglio di carburanti e sono 124 mila imprese attive del settore del trasporto di merci e persone, che per il 98,2% sono Piccole imprese con meno di 50 addetti.

Nel webinar odierno della Direzione Politiche Fiscali sulle novità fiscali della manovra di bilancio 2018 – con 130 collegamenti ed oltre 650 collaboratori del settore fiscale del sistema Confartigianato – è stata esaminata la nuova fatturazione elettronica che rivoluzionerà repentinamente i rapporti tra le imprese e su cui, pur considerando gli effetti positivi, Confartigianato aveva auspicato un iter di applicazione graduale, una linea che adotta con tutte le normative che impattano sugli adempimenti burocratici a cui sono tenuti le imprese.

Come noto, dal 31 marzo 2015 vige l’obbligo di invio di fatturazione elettronica a tutte le PA e nel 2017 le imprese fornitrici hanno inviato 30,1 milioni di fatture elettroniche, pari a 1 fattura elettronica al secondo. L’analisi dei dati presentati dall’Agenzia delle entrate evidenzia la presenza di circa 988 mila fornitori della Pubblica Amministrazione che hanno emesso fatture elettroniche. Sulla base dell’analisi dei dati Istat sulle imprese attive si stima che nel 2019 ulteriori 3.350.000 imprese pari al 77,2% del totale – saranno interessate per la prima volta dall’invio di fatture elettroniche; in chiave settoriale si osserva una quota maggiore per i Servizi (84,0%) davanti a Manifatturiero (63,2%) e delle Costruzioni (43,0%), quest’ultimo comparto maggiormente coinvolto nelle forniture alla PA.

In parallelo le imprese dovranno gestire la ricezione di fatture elettroniche dai propri fornitori: sulla base dei dati dell’Istat ad oggi il 20,2% delle imprese riceve fatture elettroniche in formato adatto all’elaborazione e in tal caso nel 2019 il nuovo adempimento includerà il 79,9% delle imprese, pari a 3.464.000 unità; per la gestione delle fatture di acquisto sono meno marcate le differenze settoriali con il Manifatturiero esteso con una quota dell’83,8%, seguito dalle Costruzioni con l’82,0% ed i Servizi con una quota del 79,1%.

Va infine osservato che sul fronte delle fatture emesse in formato elettronico non sono tenuti all’obbligo i soggetti che dal 2015 hanno aderito al regime forfetario, pur rimanendo tenuti alla gestione delle fatture elettroniche relative agli acquisti e alle vendite alla PA. Considerando che l’impresa gestisce in modo integrato fatturazione attiva a passiva, anche i soggetti in regime forfetario rimangono nel perimetro delle imprese interessate dal nuovo adempimento.

I dati sulle tendenze della finanza pubblica dopo l’approvazione della Legge di bilancio e il focus sulla fatturazione elettronica nella presentazione dell’Ufficio Studi al webinar odierno “Manovra 2018 e trend di finanza pubblica”. Clicca qui per scaricarla.

 

 

Composizione delle imprese che hanno inviato fatture elettroniche alla PA per macrosettore

Anno 2017. Valori percentuali. Totale imprese attive al 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat ed Agenzia delle entrate

 

 

Composizione delle imprese che hanno ricevuto fatture elettroniche da PA ed altre imprese per macrosettore

Anno 2017. Valori percentuali. Totale imprese attive al 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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