5 Ottobre 2017, h. 12:52
RITRATTI DEL LAVORO – Innovazione e tecnologia al servizio dell’ottica
“Innovazione, tecnologia e un impegno costante nella formazione continua, perché una piccola impresa non può permettersi il lusso di fermarsi”. Ha le idee chiare Maria Cristina Frongia, l’imprenditrice ottica di Oristano che fa della tecnologia e dell’innovazione un mantra quotidiano.
Figlia di fotografo, “sono cresciuta tra macchine fotografiche e cavalletti. Nel 1997 ho deciso di aprire un’ottica, che potesse diventare un punto di riferimento anche per gli appassionati di fotografia. Negli ultimi anni, però, il digitale ha completato stravolto il mercato e ho deciso di investire sulle lenti progressive – ci spiega questa sarda dalla voce decisa e squillante – L’innovazione è tutto nel nostro settore. Dobbiamo tenere il passo della tecnologia, che negli ultimi anni ha registrato un’evoluzione incredibile, e dei cambiamenti nelle abitudini degli italiani. Oggi molte delle problematiche degli occhi nascono dall’eccessivo uso di computer e tablet, mentre la chirurgia riesce a correggere i difetti principali. Cerchiamo nuove soluzioni ogni giorno per riuscire ad essere sempre competitivi sul mercato”.
La tecnologia aiuta anche ad offrire soluzioni personalizzate per i bisogni delle persone. “Ultimamente abbiamo investito nell’acquisto di un macchinario di ultima generazione, capace di realizzare lenti progressive su misura. Un’innovazione importante per garantire prodotti e interventi di qualità”, aggiunge Maria Cristina, un’imprenditrice che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con la crisi e con le difficoltà tipiche di un territorio difficile come la Sardegna. “Il limite della nostra Isola è che non riusciamo a fare rete tra di noi, manca uno spirito collaborativo. Un limite che si ripercuote anche nell’organizzazione della Sardegna stessa. Prima di avere a disposizione un pezzo, bisogna sempre aspettare quei due o tre giorni. Questo è un problema che rallenta la nostra attività quotidiana”. La crisi, invece, ha portato una riduzione dei consumi e un maggiore ricorso alla riparazione. Si compra di meno, si aggiusta di più. “Oltre a questo, c’è stato un cambiamento di approccio ai prodotti stessi. Si guarda meno la firma e più la qualità del prodotto – ci spiega ancora – Noi abbiamo scelto sempre forniture di piccole imprese italiane e questa scelta ci ha premiato”. Anche e soprattutto nei periodi di crisi, la qualità del made in Italy è il migliore investimento che si possa fare.
Frongia Ottica e foto
Oristano
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Confartigianato Oristano
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