26 Settembre 2017, h. 12:01

MODA – A ‘White’ trionfa la qualità delle imprese artigiane di Confartigianato

In una Milano XL unita per il fashion system e per la città, WHITE archivia l’edizione di settembre con un record assoluto: 26.611 visitatori, +20% rispetto a settembre 2016. Crescono i buyer italiani del 22%, quelli esteri balzano a +40%. La presenza totale dei compratori cresce del 31% (a parità di edizione), confermando il ruolo di riferimento della manifestazione buyer oriented; l’unica patrocinata dal Comune di Milano e in partnership con Confartigianato Imprese.

Un importante asset del salone è stato infatti il focus sul know-how Made in Italy, espresso nelle aree di WHITE LOUNGE e WHITE STUDIO, frutto della partnership intrapresa tra WHITE e Confartigianato Imprese, nell’ambito del progetto MIAC – Moda Italiana Aziende Contemporary, che in questa edizione ha usufruito anche della presenza di nove top retailer italiani, per promuovere l’immagine del nuovo ready-to-wear italiano.
Il progetto è stato suggellato da un esclusivo evento di Confartigianato Imprese e WHITE organizzato nel suggestivo Foyer Garden dell’Hotel Four Seasons. La serata, aveva lo scopo di accendere i riflettori sul made in Italy più vero e autentico, quello che nasce dalla manualità, dal know how e dall’estro creativo degli stilisti e delle PMI italiane, in particolare degli artigiani. Hanno partecipato numerose importanti autorità nel campo della moda e non solo. Fra questi Ivan Scalfarotto, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Dorina Bianchi, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Presidente di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti, il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, il Presidente di Confartigianato Moda Fabio Pietrella,  il Delegato Nazionale all’Internazionalizzazione e Sistema Fiere di Confartigianato Imprese Giuseppe Mazzarella, oltre a Massimiliano Bizzi, Founder di WHITE e a Brenda Bellei, Ceo di M.SEVENTY.

«Sono molto contento di una settimana della moda che è la dimostrazione evidente di tutta la capacità, il desiderio e la voglia di fare sistema e la consapevolezza che, lavorando insieme, si possono ottenere risultati migliori di quelli che abbiamo ottenuto in passato – ha sottolineato Ivan Scalfarotto, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha presenziato all’opening della manifestazione – Il Governo è attento a questa colonna portante dell’economia italiana»

“Gli artigiani della moda – ha dichiarato da parte sua Dorina Bianchi, Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo durante un incontro con le imprese presenti al salone di via Tortona – raccontano il territorio a cui appartengono, ogni prodotto è la narrazione del proprio background culturale, del loro luogo di nascita. Il White è il grande laboratorio per la moda donna, dove il design incontra la ricerca, l’arte e la cultura. Il perfetto mix tra artigianato, industria e radici, capace di attrarre a sé numerosi appassionati da tutto il mondo. Queste narrazioni meritano di essere valorizzate e raccontate proprio come fa White, perché in un mondo sempre più fortemente globalizzato, è proprio l’unicità di ogni storia, la sua identità d’impresa, a rafforzare e arricchire l’identità del Made in Italy che tanto ci invidiano all’estero”.

Il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti ha sottolineato l’ìmpegno profuso dal Sottosegretario Bianchi e dal Sottosegretario Scalfarotto per valorizzare la nostra produzione artigiana e ha fatto rilevare l’importanza della collaborazione con White per “rilanciare in chiave contemporanea la nostra tradizione manifatturiera italiana, valorizzare l’Italia dell’artigianato e delle piccole imprese che, con l’intelligenza delle mani, la creatività della mente, la passione del cuore, danno vita alla qualità che il mondo ci invidia e contribuiscono allo sviluppo produttivo del nostro Paese”.  Il Presidente di Confartigianato Moda, Fabio Pietrella, ha insistito sulle opportunità che le attività della moda offrono ai giovani. “Il fashion – ha detto – è uno dei settori più vitali del made in Italy e ad altissima vocazione artigiana: vi operano infatti 78.416 imprese artigiane (il 55,4% delle 141.523 aziende complessive del settore) che danno lavoro a 205.504 addetti (poco meno della metà dei 550.425 addetti totali)”. “Un patrimonio produttivo – ha aggiunto da parte sua il Delegato all’Internazionalizzazione e Sistema Fiere di Confartigianato Imprese Giuseppe Mazzarella – che la nostra Confederazione difende e promuove in Italia e sui mercati esteri con numerose iniziative di cui la partnership con White è un esempio prezioso”.

«I numeri di questa edizione, raggiunti anche grazie al timing allungato a 4 giorni, ci danno grande consapevolezza di quello che oggi WHITE rappresenta e anche del potenziale di Milano quando fa squadra – ha dichiarato Massimiliano Bizzi, Founder di WHITE – Milano si è aperta alla moda, come mai prima e WHITE ha risposto con entusiasmo all’appello. Il timing espanso su 4 date; le due nuove location di Tortona 31 e dello spazio espositivo nella Camera Italiana Buyer Moda e il grande show di richiamo, dimostrano quanto il salone sia attivo nel giocare il proprio ruolo, sia nel sistema moda italiano, sia per la città».
Un evento che si apre anche al pubblico con la urban catwalk di SSHEENA, che ha riscosso il plauso degli spettatori che affollavano Piazza Duomo. Questa sfilata è stata realizzata con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, ICE Agenzia, di Confartigianato Imprese – partner di WHITE – e con il patrocinio del Comune di Milano.
Al raggiungimento di questo eccezionale traguardo ha contribuito la strategia su più fronti intrapresa, già da tempo, dal trade show. In primis, l’allineamento alla strategia di sistema imboccata dal MISE, cui WHITE ha risposto dilatando il proprio calendario con un giorno in più. Passando poi, per l’apertura della nuova location di Tortona 31/Archiproducts e dello spazio espositivo nella Camera Italiana Buyer Moda, proseguendo con l’inserimento, tra gli espositori, di marchi consolidati del made in Italy, che al salone trovano la giusta vetrina internazionale, aperta sui top buyer provenienti da tutto il mondo. L’opening della nuova location ha spontaneamente risposto all’esigenza di aumentare il bacino espositivo, che ha raggiunto quota 540 brand. Il brand mix che alterna label consolidati, talenti internazionali e scouting rivolto ai Paesi emergenti del fashion system apre, di fatto, a nuove visioni estetiche e di business. Questo: “contenitore di qualità”, come l’ha definito Mario Boselli alla cerimonia di assegnazione del Premio Ramponi, ha sfoderato anche il talento creativo di Efisio Rocco Marras, autore del nuovo corso di I’m Isola Marras, e Special Designer del salone, in esposizione presso la Camera italiana Buyer Moda.

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