10 Aprile 2017, h. 14:55

STUDI – A gennaio 2017 produzione delle costruzioni ancora negativa (-0,8%) negli ultimi dodici mesi, mentre risale (+0,8%) in Eurozona. Persiste calo (-4,4%) occupazione. Tra 2008 e 2016 In Eurozona persi 2,9 milioni di occupati, i due terzi in Spagna e Italia

L’analisi dei più recenti dati sulla produzione nelle Costruzioni a gennaio 2017 evidenzia che in Italia negli ultimi dodici mesi l’attività delle imprese del settore scende dello 0,8% rispetto ai dodici mesi precedenti mentre nell’Eurozona si osserva una risalita dello 0,8%. Il dato, seppur negativo, è il migliore degli ultimi nove anni e potrebbe far prevedere un ritorno alla crescita nel corso di quest’anno. La lunga crisi dell’edilizia – senza precedenti per lunghezza e profondità – fa registrare a inizio 2017 un livello di produzione del 43% inferiore al massimo pre crisi del 2007. Nel settore a fine 2016 sono registrate 843.433 imprese di cui 511.077, pari al 60,6%, sono imprese artigiane.

A gennaio 2017 la crescita della produzione dell’Eurozona è trainata dal recupero del 2,6% registrato in Spagna, in positivo per il quarto anno consecutivo; la produzione è in salita dello 0,7% in Germania mentre segna un calo dello 0,9% in Francia.

A fronte del ristagno dell’attività delle imprese dell’edilizia produzione permangono condizioni negative anche sul fronte del mercato del lavoro. Nel 2016 a fronte di un aumento dell’occupazione in Italia dell’1,3%, in chiave settoriale gli occupati nei Servizi salgono dell’1,8%, nel Manifatturiero dello 0,8% mentre nelle Costruzioni si registra una flessione del 4,4%; l’Italia è l’unico tra i maggiori Paesi dell’Eurozona con l’occupazione delle Costruzioni ancora in territorio negativo. Tra il 2008 e il 2016 il comparto in Eurozona ha perso 2.886.000 occupati pari ad un calo del 23,6%, di cui i due terzi (67,0%) si concentra in Spagna (-1.386.000 unità, pari al -56,3%) e Italia (-549.000 unità, pari al -28,1%).

Anche dai primi dati relativi al 2017 si conferma per il comparto dell’edilizia in Italia una caratteristica della fase congiunturale – che abbiamo già delineato in precedenti analisi – secondo la quale le tendenze positive su alcune componenti della domanda quali l’aumento delle compravendite immobiliari (al terzo trimestre 2016 in salita del 19,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), la stabilizzazione dei prezzi della abitazioni (+0,1% al quarto trimestre 2016) e il dinamismo dei prestiti per acquisto di abitazioni (a gennaio 2017 in crescita dell’1,6% rispetto un anno prima) non hanno ancora la forza di trasmettersi sul lato dell’offerta, garantendo il ritorno in territorio positivo degli indicatori di produzione e occupazione.

Per approfondimenti è disponibile on line il report ANAEPA-Confartigianato edilizia “Check point per il settore Edilizia”. Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Tasso di variazione produzione costruzioni ultimi dodici mesi

2007-2017; per anno t: media febbraio anno (t-1) a gennaio anno (t); indice corretto per giorni lavorativi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Trend occupazione delle Costruzioni nel 2016 nei principali Paesi dell’Eurozona

Media annuale; var. % rispetto 2015; 15 anni ed oltre – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

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