AUTOTRASPORTO – 700 camion al Tir Day di Unatras in 20 città e 11 Regioni

Circa 700 camion e autoarticolati e centinaia di autotrasportatori hanno sfilato oggi per le strade di 20 città in 11 regioni d’Italia sotto la bandiera unitaria di Unatras per partecipare al Tir Day. La mobilitazione ha portato in piazza le ragioni degli 84.000 autotrasportatori italiani che chiedono al Governo di mantenere gli impegni assunti nei confronti della categoria.
“Sollecitiamo – sottolinea il Presidente di Unatras e di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – il rispetto di ciò che abbiamo concordato con l’Esecutivo: si tratta di assicurare alle nostre imprese le condizioni per lavorare e dare occupazione”.
“Oggi – spiega il Presidente Genedani – abbiamo i costi di esercizio più alti d’Europa, subiamo la concorrenza selvaggia degli operatori abusivi e dei vettori esteri che violano le leggi sui trasporti internazionali, non abbiamo certezza sui costi indicativi di esercizio da far valere nei confronti dei committenti, dobbiamo attendere mesi o anni per essere pagati dalle imprese committenti, non sappiamo quando verranno sbloccate le autorizzazioni per i trasporti eccezionali, non possiamo contare sul pieno funzionamento delle Motorizzazioni civili, siamo ancora in attesa del ferro-bonus, del mare-bonus, della decontribuzione per gli autisti che fanno trasporti internazionali e del mantenimento delle accise sui veicoli euro 3. Non chiediamo altro che risposte rapide a questi problemi che stanno mettendo in ginocchio le nostre imprese”.
Il Tir Day di Unatras si è svolto nelle seguenti 20 città in 11 regioni: Asti, Cuneo, Novara, Torino, Genova, Milano, Lecco, Bergamo, Brescia, Venezia, Trento, Trieste, Parma, Forlì Cesena, Prato, Ancona, Roma, Napoli, Catanzaro, Messina.
Oltre ai cortei di camion, sono stati organizzati conferenze stampa, sit in davanti alle sedi della Motorizzazione Civile e della Prefettura, incontri con Parlamentari ed esponenti delle istituzioni.
“Se non otterremo risposte ed il mantenimento degli impegni assunti dal Governo nei confronti delle nostre imprese – dichiara ancora il Presidente Genedani – saremo costretti, nostro malgrado, ad attuare la sospensione dei servizi in difesa degli interessi dei nostri imprenditori”.

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