9 Settembre 2015, h. 13:57

Una ripresa ancora debole. Nell’ultimo anno crescita Italia (0,7%) dimezzata rispetto all’Eurozona (1,5%)

L’economia italiana mostra primi segnali di ripresa, ma appaiono ancora fragili. L’inversione del ciclo è stata sostenuta dall’ ‘allineamento congiunturale’ favorevole di tre variabili esogene: petrolio, cambio e tassi interesse. Nei primi otto mesi del 2015 il prezzo del petrolio in dollari è sceso del 47,8%; nello stesso arco di tempo il tasso di cambio euro/dollaro si è svalutato del 18,3%; la combinazione dei due andamenti determina una riduzione del 36,0% del prezzo del petrolio espresso in euro. In parallelo i tassi di interesse per le imprese sono trainati verso il basso dalla politica monetaria espansiva e scendono di 103 punti base negli ultimi dodici mesi.

Altre variabili macro esaminate in chiave tendenziale – rispetto allo stesso periodo di un anno prima – riflettono l’avvio di un ciclo positivo: al secondo trimestre il Pil cresce dello 0,7%, gli investimenti in macchinari del 2,5%, l’export del 5,5%; la fiducia delle imprese è in un trend crescente, l’occupazione sale dello 0,8%.

La fragilità della ripresa sono evidenziate da un ritmo di crescita dell’Italia che è poco più di un terzo di quella dell’Ue a 28 (1,9%) e dimezzato rispetto alla media dell’Eurozona (1,5%) e dal persistere della flessione, seppure in rallentamento, di alcune variabili chiave e in particolare per gli investimenti in costruzioni (-1,9%), per la produzione nelle costruzioni (-2,6%) e per il credito alle imprese (-1,6%). Sono statiche le vendite al dettaglio e la produzione manifatturiera con tassi di variazione prossimi a zero.

L’analisi del cruscotto della congiuntura con 16 variabili-chiave nella presentazione dell’Ufficio Studi del Rapporto ‘Territori 2015’ alla Summer School 2015

 

 

Crescita del Pil su base annua

(Var. % tendenziale al II trimestre 2015 – dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat)

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PRODUZIONE DEL MANIFATTURIERO: dinamica tendenziale

(Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Banca d’Italia)

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FIDUCIA DELLE IMPRESE: indice

(Gennaio 2010-agosto 2015. Dati destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Banca d’Italia)

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CREDITO ALLE IMPRESE: dinamica tendenziale

(Gennaio 2010-giugno 2015. Imprese non finanz. (escluse fam. prod.) corretti con le cartolarizzazioni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Banca d’Italia)

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ESPORTAZIONI: dinamica tendenziale

(I trim. 2010-II trim. 2015. Volumi destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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