20 Luglio 2015, h. 13:38

Confartigianato e il ‘Corriere della Sera’ contro l’Italia della burocrazia

CasaCorriere_2Sergio Rizzo, il giornalista più agguerrito d’Italia, e Confartigianato, l’Organizzazione imprenditoriale più combattiva: metteteli insieme e il risultato sarà un attacco frontale al male storico che affligge le piccole imprese, la burocrazia. L’occasione l’ha offerta il ‘Corriere della Sera’ che l’11 luglio ha ospitato a ‘CasaCorriere’, il Padiglione del quotidiano milanese all’interno di Expo 2015, un dibattito con il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti e il Segretario Generale Cesare Fumagalli. A condurre l’incontro Sergio Rizzo, firma di punta del ‘Corriere’ che da anni denuncia sprechi e inefficienze italiani e rilancia le posizioni di Confartigianato.
Proprio la burocrazia è stata il filo conduttore del confronto durante il quale, incalzati da Rizzo, i vertici di Confartigianato hanno elencato i tanti ostacoli sul cammino dei piccoli imprenditori italiani. Troppe leggi confuse e cervellotiche, poche vere semplificazioni, hanno tuonato Merletti e Fumagalli. Cambiano i Governi ma il vizio italico di complicare la vita a cittadini e imprese non muore mai, anzi, moltiplica il numero e il costo degli adempimenti da rispettare, aumenta il carico di tasse, produce mostri come il Sistri. Stato centrale, regioni, enti locali fanno a gara nell’inventarsi norme, balzelli, certificati, timbri, moduli, permessi…
“Credo – ha detto Cesare Fumagalli – che alla base ci sia un rapporto malato dello Stato verso il contribuente. Spesso le norme nascono con l’idea di semplificare, ma poi prevale la cultura del sospetto. Così anziché beccare il colpevole si decide di colpire tutti e l’effetto sono le 468 complicazioni a fronte delle 98 semplificazioni”.
E quando arriva il momento di cambiare le cose, il Governo fa un passo indietro, come è avvenuto alla fine di giugno, con la scomparsa dei decreti attuativi della delega fiscale che avrebbero migliorato la vita di artigiani e piccoli imprenditori.
Alla fine dei dibattito, il pubblico di Expo 2015 ha avuto una certezza: Sergio Rizzo e Confartigianato, dai propri rispettivi fronti, continueranno una battaglia comune. Il giornalismo di denuncia e l’Italia delle piccole imprese continueranno a combattere contro l’Italia della burocrazia.

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