26 Febbraio 2015, h. 13:40
STUDI – Sommerso e abusivismo: la spesa per beni e servizi che incorporano lavoro irregolare in Italia è del 75% più elevata della media UE
L’elaborazione dei dati dell’indagine Eurobarometro sul lavoro irregolare evidenzia che in Italia la quota di popolazione che indica di aver effettuato negli ultimi 12 mesi acquisti di beni e servizi che contengono lavoro irregolare è del 13,3%, quasi due punti superiore alla media UE a 27 di 11,6%.
La spesa mediana elaborata da Eurobarometro – si tratta del valore in corrispondenza del quale si divide in due la distribuzione di frequenza – per l’Italia è pari a 350 euro, superiore del 75% rispetto ai 200 euro della media UE. La spesa scende in Spagna a 250 euro, nel Regno Unito a 236 euro, in Francia a 200 euro e in Germania si limita a 150 euro.
Spesa in beni e servizi contenenti lavoro irregolare negli ultimi 12 mesi
(euro; spesa mediana – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea)
Anche valutata in rapporto al Pil la spesa per beni e servizi che contengono lavoro irregolare in Italia è superiore del 75,5% alla media Ue e nel dettaglio del 19,8% superiore a quella rilevata in Spagna, del 48,5% superiore a quella nel Regno Unito, del 110,3% superiore a quella della Francia e del 199,1% in più (praticamente il triplo) rispetto a quella della Germania.
Spesa in beni e servizi contenenti lavoro irregolare in ultimi 12 mesi in rapporto al Pil pro capite
(spesa: mediana; Indice UE 27=100 della spesa in rapporto al Pil pro capite – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea)
Nei settori con una più alta esposizione al fenomeno della concorrenza sleale del sommerso – Altri servizi alla persona con un tasso di irregolarità del 24,5%, Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con il 22,1% e Trasporto e magazzinaggio con il 19,5% – operano 333.748 imprese artigiane, pari ad un quarto (24,0%) dell’artigianato italiano e 650.743 addetti, pari ad un quinto (20,5%) del totale degli occupati in imprese artigiane. Il dettaglio territoriale dell’artigianato esposto al sommerso nel Rapporto Confartigianato “Ambienti competitivi, Made in Italy, innovazione, reti e regole della concorrenza” predisposto per l’ultima Convention Categorie.
Le imprese artigiane maggiormente esposte alla concorrenza sleale del sommerso per comparto con oltre 10.000 imprese registrate
(III trimestre 2014-imprese registrate. ALTA ESPOSIZIONE: primi 3 maggiori tassi di irregolarità delle ula totali – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Unioncamere-Infocamere)
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