31 Agosto 2005, h. 18:37
TFR Le Confederazioni dell’artigianato: “Agevolazioni creditizie irrinunciabili per far decollare la previdenza complementare”
“Pur riservandoci un giudizio definitivo che esprimeremo non appena il Ministro Maroni ci consegnerà il testo del decreto attuativo, oggi hanno purtroppo preso corpo i nostri timori circa una sottovalutazione, da parte del Governo, delle esigenze di 6 milioni di lavoratori autonomi in materia di previdenza complementare. I nostri timori sembrano essere confermati dalla scomparsa di misure che consentano alle nostre imprese di accedere al credito bancario in maniera certa, rapida e garantita dallo Stato al fine di compensare lo smobilizzo del Tfr da destinare ai Fondi di previdenza complementare”.
Questa la posizione espressa oggi dai rappresentanti delle Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese – CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI – nel corso dell’incontro sulla previdenza complementare tra il Ministro del Welfare Maroni e le parti sociali.
Le Confederazioni dell’artigianato considerano “irrinunciabile che la provvista di risorse finanziarie, pari all’ammontare di Tfr trasferito dall’impresa ai Fondi di pensione complementare, sia certa ed esigibile. Vale a dire che deve essere garantita all’impresa sia nelle quantità sia nei tempi di erogazione, contestuali al trasferimento del Tfr”.
“Senza tali misure – sottolineano Confartigianato, Cna e Casartigiani – non ci sarà alcun incremento della previdenza complementare delle piccole imprese. Confidiamo che nel decreto attuativo della delega venga individuato lo strumento più adeguato affinché lo smobilizzo del TFR non comporti oneri aggiuntivi per i piccoli imprenditori sia sul lato della provvista finanziaria, sia sul lato dei costi”.
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