8 Febbraio 2006, h. 01:21

Rc Auto – Risarcimento diretto I Carrozzieri di Confartigianato: “Il parere dell’Antitrust in linea con le nostre osservazioni sulla tutela degli assicurati nostri clienti”

“Siamo molto soddisfatti del parere espresso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sullo schema di Decreto del Presidente della Repubblica relativo alla Disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale in attuazione dell’articolo 150 del Codice delle assicurazioni private. Dopo il Consiglio di Stato, anche l’Antitrust ha percepito le distorsioni introdotte nel testo in favore delle Compagnie Assicuratrici”.

Questo il commento espresso da Roberto Ansaldo, Presidente dell’Associazione Carrozzieri di Confartigianato nei confronti della segnalazione inviata dall’Antitrust al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro delle Attività Produttive. 

Anche Confartigianato aveva richiamato l’attenzione di Governo e Parlamento sulla necessità di una profonda revisione dello schema di Decreto attuativo e, più in generale, di una rivisitazione del meccanismo dell’indennizzo diretto per garantire la corretta gestione dei fatti economici sul piano della concorrenza e della tutela del consumatore. 

In sostanza, secondo Confartigianato, lo schema di decreto, rischia di non produrre i benefici effetti ipotizzati dal Governo, in particolare nel senso di una sostanziale riduzione dei costi delle polizze. Al contrario, può mettere a repentaglio l’autonomia economica e addirittura la sopravvivenza di gran parte delle imprese operanti nel settore carrozzeria, oltre a limitare fortemente la tutela degli stessi danneggiati.

“Continueremo a batterci – ribadisce Ansaldo – affinché il Codice delle Assicurazioni non diventi l’ennesimo strumento nelle mani delle Compagnie assicuratrici. A fronte della possibilità di effettuare i risarcimenti in forma diretta ed anche specifica, infatti, le assicurazioni avrebbero a disposizione maggiori strumenti, normativamente legittimati, per dominare il mercato delle riparazioni, che diverrebbe totalmente dipendente e potrebbe essere ‘cannibalizzato’ a loro discrezione. Ciò senza alcuna certezza per milioni di automobilisti rispetto alla riduzione dei costi delle polizze, alla libertà di scelta del riparatore di propria fiducia, nonché ai tempi delle procedure di risarcimento”. 

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