17 Novembre 2014, h. 18:37
Il Governo cancella responsabilità solidale
“Più volte abbiamo detto, anche nei mesi precedenti, che una delle norme più assurde che esisteva, proprio perché partiva dalla cultura del sospetto che Confartigianato ha denunciato, era la responsabilità solidale fiscale. E’ una cosa che venerdì sarà tolta perché questa cosa non può andare avanti”.
A pochi mesi da questa promessa lanciata dal Ministro Lupi dal palco dell’Assemblea annuale di Confartigianato, il Governo, all’interno del decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il 30 ottobre, ha abrogato la responsabilità solidale in ambito fiscale negli appalti pubblici.
Con la soppressione della norma, l’appaltatore che versa il corrispettivo dovuto al subappaltatore senza aver preventivamente acquisito la documentazione che certifica il regolare versamento all’erario delle ritenute d’acconto fiscali sui redditi da lavoro dipendente, non deve più rispondere solidalmente per eventuali somme non versate all’amministrazione finanziaria.
In seguito a questa cancellazione viene abolita anche la sanzione da 5 mila a 200 mila euro a carico del committente che paga il dovuto compenso all’appaltatore senza aver ricevuto una sufficiente documentazione sui versamenti fiscali da parte dell’appaltatore e del subappaltatore.
Con questa semplificazione, il Governo viene incontro alla richiesta di Confartigianato di eliminare gli appesantimenti burocratici che gravano sugli imprenditori, in questo caso un meccanismo contorto e di difficile applicazione che trasformava le imprese in controllori della fedeltà tributaria delle aziende coinvolte in uno stesso appalto, meccanismo che si è dimostrato inefficace contro l’evasione fiscale e troppo gravoso per le imprese.
Nel 2013, questo castello di carte aveva già subito un altro scossone, quando dalla disciplina era stata depennata la responsabilità passiva in materia di IVA. Ma se è vero che il grosso del risultato è stato ottenuto, è altrettanto vero che risulta ancora in vigore la solidarietà retributiva e contributiva tra committente, appaltatore e sub appaltatore, che si spera verrà cancellata al più presto.
“Esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto – sottolinea il presidente di Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli -, ribadiamo che non spetta alle imprese fare questo tipo di controlli, soprattutto in un mondo come le costruzioni dove i subappalti sono numerosi. Ci auguriamo che il cerchio si possa chiudere sopprimendo anche l’ultimo aspetto della norma, la responsabilità solidale retributiva e contributiva”.
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