17 Novembre 2014, h. 13:40
Qualità, e non solo. I valori delle categorie artigiane per uscire dalla crisi
Realizzare cose belle, buone e ben fatte non è più sufficiente per essere competitivi sul mercato. 7 anni di crisi, la pressione della concorrenza, le minacce della contraffazione, la globalizzazione, impongono scelte nuove e rapide alle imprese di tutti i settori. Serve nuova benzina per far volare nel mondo la qualità del lavoro artigiano. La formula per costruire il futuro delle piccole imprese è stata elaborata alla Convention delle Categorie organizzata a Roma da Confartigianato il 13 e il 14 novembre. Due giorni di confronto con i rappresentanti delle decine di attività artigiane, espressione dei valori autentici del made in Italy. Che però devono fare i conti con tanti ‘nemici’: abusivismo, lavoro irregolare, settori protetti, posizioni dominanti sul mercato. Fenomeni che, durante la Convention, Confartigianato ha messo sotto i riflettori con uno spettacolo teatrale di denuncia della contraffazione e con un rapporto illustrato dal responsabile dell’Ufficio studi Enrico Quintavalle.
Ma, troppo spesso, gli imprenditori devono difendersi anche da uno Stato che non aiuta le attività svolte alla luce del sole. Lo ha denunciato il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti: “Ci sono troppe leggi, troppe tasse, troppa burocrazia. Avere così tanti adempimenti è come non averne”.
E allora bisogna giocare d’attacco, usando le armi dell’innovazione digitale, delle reti, delle aggregazioni, e soprattutto occorre potenziare la capacità di intercettare i bisogni dei consumatori. Una ricetta che alla Convention è stata illustrata da esperti di cultura digitale come Michele Vianello e di comportamenti dei consumatori come Giuliano Trenti.
Dal manifatturiero ai servizi, gli imprenditori hanno davanti a sè grandi sfide ed enormi opportunità per far diventare l’artigianato il business del futuro. Il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli ha fatto rilevare che “le nuove tecnologie sono abilitanti per aprire alle imprese nuovi mercati. Le nostre categorie – ha sottolineato – sono il made in Italy, l’artigianato è creatività, è il bello e ben fatto, ricco di antiche conoscenze e reso moderno grazie alle nuove tecnologie. Le categorie artigiane sono davvero il futuro”.
Il mercato non aspetta e le occasioni da sfruttare sono tante. L’obiettivo di Confartigianato, confermato anche con la Convention delle Categorie, è quello di restituire fiducia agli imprenditori, offrendo loro gli strumenti per esprimere l’orgoglio di essere artigiani. Il messaggio di Massimo Nocetti, Delegato alle Categorie di Confartigianato, non lascia dubbi: “Si deve ripartire con uno slancio nuovo, di volontà e di ottimismo. Questi valori non sono una medicina che si trova tutti i giorni in farmacia o per strada. La troviamo lavorando insieme tutti i giorni con i nostri collaboratori, all’interno delle nostre aziende, ma anche collaborando con i nostri clienti e avendo particolare attenzione alle loro esigenze”.
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