15 Giugno 2006, h. 15:01

“Rapporto sulla Libertà d’Impresa” Vincoli e costi del sistema Paese. Punti di forza delle piccole imprese Sintesi Vincoli e costi del sistema Paese

CREARE UN’IMPRESA – NUMERI DA TERZO MONDO

1.134,65 €  costo medio adempimenti burocratici per aprire un’azienda in Italia nel 2005;

+ 67,2% gap con media Ue;

456,21 € maggiore costo rispetto a media Ue per ogni nuova impresa;

192,2 milioni € maggiore costo rispetto a media Ue per totale imprese italiane nate nel 2005;

67° posto posizione Italia nella classifica mondiale per costi di avvio impresa, dietro Corea, Uzbekistan, Messico, Estonia, Mongolia, Iran.

GESTIRE UN’IMPRESA – RECORD NEGATIVO PER TEMPI E ONERI

360 ore impiegate da un’impresa italiana per pagare imposte e contributi (la media Ue è di 197 ore);

6,8 miliardi € costo per totale Pmi italiane per pagare imposte e contributi (il costo medio Ue è di 1,4 miliardi €);

284 giorni necessari ad un’impresa italiana per ottenere licenza di costruzione di un magazzino;

17 procedure necessarie ad un’impresa italiana per ottenere licenza di costruzione di un magazzino;

  1. giorni necessari ad un’impresa italiana per tutelare i contratti commerciali;

154° posto posizione Italia, la penultima, nella classifica mondiale per giorni necessari a tutelare contratti commerciali

350,64 € costo medio per un’azienda italiana per rispettare la legge sulla privacy;

1,18 miliardi € costo per totale Pmi italiane per rispettare la legge sulla privacy;

7 anni,10 giorni tempo necessario per avere giustizia nelle cause civili (I grado e appello);

24 documenti,

15 firme adempimenti a carico di un’impresa italiana per attività di import-export (in Germania sono sufficienti 8 documenti e 2 firme, negli Usa 11 documenti e 9 firme, in Francia 20 documenti e 5 firme).

PER LE PMI L’ENERGIA ELETTRICA PIÙ COSTOSA

8.946 € maggiore costo annuo dell’energia elettrica per Pmi italiana rispetto a media Ue.

+ 46% gap con media Ue.

PRODOTTI PETROLIFERI – AUMENTI RECORD

+ 41,4% rincari dei prodotti petroliferi in Italia da aprile 2004 ad aprile 2006; 

1.196,47 € costo per mille litri di gasolio da autotrazione, incluse le imposte (il più alto nell’Ue dopo la Gran Bretagna).

SULL’ENERGIA IL FISCO PIÙ VORACE D’EUROPA

35,1 miliardi € prelievo fiscale in Italia sul totale dei prodotti petroliferi, suddiviso in 24,6 miliardi di accise e 10,5 miliardi di Iva;

787€/secondo prelievo fiscale in Italia per accise su benzina e gasolio;

2,24€/100kWh prelievo fiscale in Italia per accise sui consumi di energia elettrica delle imprese;

+ 160,2% gap con la media Ue.

1,99 miliardi € prelievo fiscale annuo in Italia per accise su consumi energia elettrica Pmi;

I RINCARI DELLE MATERIE PRIME  METALLICHE

+ 25,5% rincari medi in Italia da gennaio a giugno 2006;

1,3 miliardi € maggiori costi, da gennaio a giugno 2006, per 84.000 piccole imprese italiane

del settore produzione e lavorazione metalli.

LA CONCORRENZA SLEALE DEL SOMMERSO

470.300 numero degli operatori abusivi ‘a tempo pieno’ in Italia;

+13,9% trend di crescita annuo degli evasori totali tra il 2000 e il 2004 in Italia.

LA ‘TASSA DA SCARSA CONCORRENZA’

7,8 miliardi € somma sottratta ogni anno a famiglie e imprese italiane a causa delle condizioni di scarsa concorrenza in cui operano settori protetti (banche, assicurazioni, poste, energia, utilities, trasporti aerei e autostrade).

IL RECORD DEL CUNEO FISCALE

45,4% tassazione sul lavoro in Italia nel 2005. Valore superiore del 35,5% a quella    della Gran Bretagna e superiore del 56% rispetto a quella degli Stati Uniti.

TARIFFE INAIL – GLI ARTIGIANI PAGANO 3 E RICEVONO 1

5,68% tasso medio sui premi Inail pagati dagli artigiani, pari al doppio rispetto al tasso medio del 2,46% pagato dagli altri settori produttivi;

3 a 1 rapporto tra i premi versati dagli artigiani all’Inail e le prestazioni ricevute in cambio dall’Istituto.

I DANNI DELLA CONTRAFFAZIONE

22 milioni numero di beni contraffatti sequestrati nel 2004 dalle forze dell’ordine in Italia;

21,4% percentuale beni contraffatti sequestrati alle dogane Italiane rispetto a totale Paesi Ue;

71,7 milioni numero articoli contraffatti sequestrati alle dogane italiane tra il 2000 e il 2004;

1° posto posizione Italia nell’Ue, nel 2005, per quantità articoli contraffatti e sequestrati;

1,5 miliardi mancato gettito Iva nelle casse dello Stato Italiano;

40.000 posti lavoro distrutti negli ultimi 10 anni in Italia a causa del mercato del falso.

I punti di forza delle piccole imprese italiane

NUMERI DA PRIMATO INTERNAZIONALE

43,1% quota di valore aggiunto creata dalle piccole imprese;

Italia al 1° posto tra i Paesi industrializzati.

5.694.000 numero di imprenditori e lavoratori autonomi;

Italia al 1° posto tra i Paesi Ue.

27,5% quota di lavoro autonomo sul totale dell’occupazione;

Italia al primo posto tra i Paesi del G7.

PICCOLE IMPRESE SERBATOIO DI OCCUPAZIONE

7 posti di lavoro su 10 creati dalle piccole imprese (quelle fino a 49 addetti) dal 2002 al 2004 in Italia;

4 posti di lavoro su 10 creati dalle micro imprese (quelle fino a 9 addetti) dal 2002 al 2004 in Italia.

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NELLE PICCOLE IMPRESE RECORD DI LAVORO STABILE

93,6% quota di occupazione a tempo indeterminato in imprese fino a 20 addetti (a fronte dell’87,6% del totale economia);

7,7% incidenza lavoro a termine in imprese fino a 20 addetti (a fronte del 11,2% del totale economia).

INNOVAZIONE: NELLE PICCOLE IMPRESE È UNA PRIORITÀ

64% quota di imprese con meno di 20 addetti che hanno introdotto innovazionI di prodotto, di processo e organizzative negli ultimi 2 anni

55,7%               percentuale piccole imprese che hanno depositato domande di brevetto all’Epo

(European Patent Office), tra il 1999 ed il 2004, su totale imprese brevettanti.

PICCOLI IMPRENDITORI, GRANDI ESPORTATORI

77,7 miliardi € valore annuo delle esportazioni delle piccole imprese;

30%                    percentuale export delle piccole imprese su totale export delle imprese italiane.

ARTIGIANI, GRANDI FORMATORI

  1. numero apprendisti nell’artigianato;

40,6% percentuale apprendisti nell’artigianato su totale apprendisti nelle imprese italiane.

PORTE APERTE AGLI IMMIGRATI

84,8% percentuale nuova occupazione dipendente extracomunitaria al lavoro nelle piccole imprese;

49.895 extracomunitari titolari di impresa artigiana in Italia.

INSIEME SI RISPARMIA

I Consorzi artigiani nel credito e nell’energia abbattono i costi del denaro e dell’elettricità

1,4 punti di riduzione del costo del denaro grazie ai Consorzi fidi artigiani;

25,6% percentuale risparmio costo dell’energia grazie ai Consorzi energia.

PICCOLE IMPRESE REGINE DEI DISTRETTI PRODUTTIVI

97,2% aziende fino a 50 dipendenti che operano nei distretti;

78,6% aziende fino a 10 addetti che operano nei distretti;

63,6% percentuale occupati nelle piccole imprese su totale occupati nei distretti.

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