27 Dicembre 2007, h. 00:16
Nella slitta di Babbo Natale più giocattoli made in Italy: 779 imprese alla riscossa contro la concorrenza asiatica Esportazioni in crescita del 6,4%
Natale 2007 segna la riscossa della nostra produzione di giocattoli nel mondo.
Un piccolo ma agguerrito esercito di 779 imprese, il 92,3% delle quali di piccola dimensione con meno di 20 addetti, si batte contro l’invasione di giocattoli dall’Estremo Oriente e sta guadagnando posizioni sui mercati internazionali.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi di Confartigianato, le aziende italiane produttrici di giochi e giocattoli danno lavoro a 5.866 addetti, realizzano un fatturato annuo di 962,3 milioni di euro ed esportano il 47,1% della produzione.
Ma soprattutto, nel 2006 le vendite all’estero di giocattoli italiani si sono attestate a 460,9 milioni euro, con un aumento del 6,4% rispetto al 2005.
Il 76,1% delle nostre produzioni (pari ad un valore di 350,8 milioni) raggiunge i Paesi europei, soprattutto la Francia (per un valore di 68,3 milioni), il Belgio (58,4 milioni), la Germania (51,2 milioni). Il 10,2% (pari a 47 milioni) vola nel continente americano, il 4,4% va in Asia (20,2 milioni) e il 9,3% (42,9 milioni) nel resto del mondo. In particolare, negli Stati Uniti le nostre esportazioni sono aumentate del 27,8% tra il 2005 e il 2006. Ma anche in Cina i nostri giocattoli cominciano ad essere apprezzati, tanto che nel 2006 le vendite nel Paese del Sol levante sono quasi quadruplicate ed hanno raggiunto il valore di 3,5 milioni di euro.
Le regioni italiane dove si concentra il maggior numero di produttori di giocattoli sono la Lombardia (183 aziende), l’Emilia Romagna (83 imprese), il Veneto (74), il Piemonte (73) e la Toscana (54). Ai primi posti della classifica delle province con la più alta specializzazione produttiva troviamo il Verbano Cusio Ossola, seguita da Varese, Sassari, Como, Lodi.
A fronte delle performances delle nostre imprese, Confartigianato ha rilevato un rallentamento del fenomeno delle importazioni di giocattoli dall’Asia.
Nel 2006 ne abbiamo acquistati per 602 milioni di euro, contro i 618 milioni di importazioni del 2005. La Cina rimane comunque in testa nella classifica dei paesi da cui provengono giocattoli, addobbi e oggetti per le feste di Natale.
In particolare, tra il 2003 e il 2006 sono aumentate del 146,6% le importazioni dal colosso asiatico di giocattoli a ruote: tricicli, monopattini, automobiline a pedali. Seguono, con un aumento del 90,7% dal 2003 al 2006, le importazioni dalla Cina di giocattoli raffiguranti animali e personaggi di fantasia.
Che siano cinesi oppure italiani, Confartigianato raccomanda di fare attenzione alla sicurezza dei prodotti acquistati durante le festività.
Confartigianato consiglia prudenza per gli oggetti venduti a basso costo, di controllare sempre le etichette che devono indicare la provenienza e la composizione del prodotto, le istruzioni per l’uso, la conformità alle norme europee di sicurezza.
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