2 Dicembre 2008, h. 17:00
Decreto anti crisi Guerrini (Confartigianato): “Va nella giusta direzione. Ma deve essere completato per potenziarne l’efficacia”
“Il decreto anti-crisi va nella direzione giusta. Ma per renderlo davvero efficace va completato e corretto”.
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, nel confermare il giudizio positivo sulle misure varate dal Governo, sottolinea la necessità di modifiche su alcuni aspetti del provvedimento.
Per quanto riguarda gli interventi di carattere fiscale, Guerrini apprezza la revisione degli studi di settore. “Trovano conferma – sottolinea – le indicazioni di Confartigianato sia per quanto riguarda la valorizzazione degli Osservatori regionali sia per quanto concerne la necessità di adeguarli agli indicatori congiunturali”. Altrettanto positiva la misura sulla riduzione del costo del ravvedimento operoso.
“Non comprendiamo, invece – aggiunge Guerrini – le ragioni dell’esclusione di 3,3 milioni di imprese, tra ditte individuali e società di persone soggette ad Irpef, dalle misure di riduzione degli acconti d’imposta”.
Guerrini giudica “altrettanto incomprensibile l’esclusione dei lavoratori indipendenti dal beneficio del bonus straordinario. Gli impegni del Governo per favorire la spinta imprenditoriale sembrano essere negati da questa discriminazione tra categorie di lavoratori”.
Positivo il giudizio di Confartigianato sulla possibilità di pagare l’Iva al momento dell’incasso della fattura. Ma, anche in questo caso, Guerrini richiama l’attenzione sul fatto che “l’efficacia della misura dipenderà dalla soglia di ricavi che verrà stabilita”.
Sul fronte delle condizioni di accesso al credito da parte di artigiani e piccoli imprenditori, Guerrini esprime “forte preoccupazione per i tempi di attuazione del positivo provvedimento che potenzia i Consorzi fidi”. E mette in guardia sul “rischio che il rinvio ad ulteriori decreti ne ritardi l’utilizzazione, vanificandone l’efficacia”.
Analogamente il provvedimento per ridurre i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese rappresenta, per il Presidente di Confartigianato, “una misura estremamente utile che, però, necessità di un’immediata utilizzazione e di un meccanismo automatico per garantire la compensazione tra debito tributario iscritto a ruolo e credito di qualsiasi natura vantato dalle imprese nei confronti della PA debiti e crediti”.
Guerini, inoltre, sollecita “correzioni alle nuove disposizioni sulle detrazioni fiscali del 55% per interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Dalla certezza della fruibilità di un meccanismo automatico si passa all’incertezza e alla discrezionalità e ad una drastica riduzione delle risorse disponibili: dai quasi 2 miliardi stimati negli anni scorsi si scenderebbe a poche centinaia di milioni per il prossimo triennio”.
Positivo poi il giudizio di Guerrini sui provvedimenti in materia di lavoro: “Per l’artigianato e la piccola impresa, grazie agli interventi sugli ammortizzatori sociali, che valorizzano la bilateralità, di fatto nasce un sistema alternativo alla cassa integrazione. E si completa la riforma del modello contrattuale dell’artigianato siglata pochi giorni fa da Confartigianato, dalle altre Confederazioni artigiane e da Cisl e Uil”.
Notizie correlate:
Nessun articolo correlato.