11 Dicembre 2010, h. 16:40
Rapporto di Anaepa Confartigianato sull’edilizia: 4,4 milioni le famiglie interessate a Piano Casa. Insieme a green economy, è il volàno per la ripresa del settore costruzioni
Sono 4.384.000 le famiglie italiane che stanno utilizzando o pensano di utilizzare il ‘Piano Casa’ per interventi di ristrutturazione e ampliamento della propria abitazione.
Il dato emerge dal Rapporto 2010 sul comparto dell’edilizia realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato per Anaepa Confartigianato (l’Associazione dei Costruttori associati alla Confederazione).
Il Rapporto analizza lo stato di salute delle 906.016 imprese di costruzioni attive in Italia, di cui 587.272 artigiane: nel 2010 prevedono una caduta del 2,5% degli investimenti, dopo la flessione del 7,9% registrata nel 2009.
L’attuazione del Piano casa e, più in generale, le politiche di incentivazione della spesa privata sul mercato edilizio possono dare una sferzata positiva al settore e assumono una maggiore rilevanza in Italia dove – rileva il Rapporto di Confartigianato – la spesa pubblica per lo sviluppo abitativo arriva appena allo 0,1% del PIL, inferiore a quella di gran parte degli Stati europei: 0,6% nel Regno Unito, 0,3% in Germania, 0,2% in Spagna e addirittura 0,6% nella Repubblica Ceca e in Polonia.
In particolare, la ‘green economy’ rappresenta uno dei driver fondamentali per la ripresa del settore edile: secondo il Rapporto, il 33,2% delle imprese di costruzione ritiene infatti prioritario operare in attività con prodotti e/o servizi a minore impatto ambientale. Già oggi le imprese italiane con meno di 20 addetti attive nella filiera della ‘casa sostenibile’ sono 1.234.272 e danno lavoro a 2.903.828 addetti.
Impulso al settore edile arriva anche dagli incentivi alle ristrutturazioni. In Italia tra il 1998 e luglio 2010 sono state effettuate 4.348.784 richieste di agevolazione per le ristrutturazioni in edilizia. L’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni ha visto nel primo periodo di applicazione 1998-2002 un trend di costante crescita, a cui è seguita una flessione nel 2003 che è stata recuperata solo nel 2006. Nel 2009 le ristrutturazioni in edilizia hanno raggiunto quota 448.228, confermandosi l’anno del boom delle richieste di agevolazioni. La crescita appare confermata anche nei primi sette mesi 2010: tra gennaio e luglio le richieste di agevolazioni per ristrutturazioni in edilizia sono state 282.561, con un trend del +11,6%.
Tra le agevolazioni per la casa, gli italiani mostrano di apprezzare le detrazioni fiscali del 55% per il risparmio energetico. Il Rapporto di Confartigianato mostra che nel biennio 2007-2008 sono state presentate all’ENEA 353.800 richieste di agevolazione, per un costo degli interventi pari a 4.958 milioni. Il risparmio energetico ottenuto dagli interventi effettuati è stato di 1.961 GWh.
Per il 2010, il comparto delle costruzioni prevede l’assunzione di 76.100 persone. Ma il 28,9% dei potenziali dipendenti risulta di difficile reperimento.
Le principali figure professionali richieste sono i muratori, con una domanda di 25.750 assunzioni. Le professioni con la maggiore difficoltà di reperimento di personale sono i montatori e riparatori di serramenti e infissi (introvabili addirittura nel 100% dei casi), seguiti dai ferraioli per cemento armato (il 92% sono introvabili sul mercato del lavoro), gli idraulici (il 71% sono di difficile reclutamento), manutentori di caldaie (67,8%), intonacatori (61,3%), pavimentatori (57,6%), impiantisti civili (56,4%). Proprio la difficoltà di reperimento di personale in edilizia è all’origine della forte presenza di lavoratori stranieri. Nelle costruzioni operano 361.000 stranieri, pari al 18,5% del totale degli occupati nel settore.
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