4 Marzo 2011, h. 15:25
Marco Colombo, Presidente Giovani Imprenditori di Confartigianato: “Vogliamo un Paese a misura d’impresa. Subito riforme per dare speranze ai giovani. Più dialogo scuola-impresa”
“Vogliamo un Paese a misura di giovani e di impresa. Servono riforme che liberino l’Italia dai vincoli allo sviluppo. Il Paese ha bisogno di ringiovanire e di cambiare passo su tanti fronti: welfare, istruzione, burocrazia, fisco, occupazione, infrastrutture”.
E’ l’appello che Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha lanciato in apertura dei lavori dell’Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confartigianato che si svolge a Firenze il 4 e il 5 marzo.
“L’Italia – ha detto Colombo – ha il primato europeo per numero di giovani imprenditori under 40: 1.926.000, pari al 19,8% del totale degli imprenditori italiani, una percentuale doppia rispetto alla media Ue. Ma abbiamo anche un tasso di disoccupazione giovanile al 29,4%. Da questi numeri dobbiamo ripartire per costruire nuove politiche di sviluppo del Paese”.
Colombo ha puntato il dito contro gli ostacoli che bloccano le potenzialità degli imprenditori, come la burocrazia che costa 1 punto di Pil alle aziende italiane, e che impediscono ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. A questo proposito ha invocato “maggiore dialogo tra scuola e impresa per offrire ai giovani una formazione adeguata alle esigenze del mercato e per colmare la distanza che oggi divide il sapere dal saper fare, la conoscenza teorica dalle competenze tecniche e pratiche”.
Colombo ha riconosciuto che “il Governo sta andando nella giusta direzione con il Piano per l’occupazione giovanile dei Ministri Gelmini, Meloni e Sacconi”.
Ma ha chiesto all’Esecutivo maggiore impegno “per superare il disallineamento tra scuola, università e mondo del lavoro, per valorizzare il contratto di apprendistato come strumento privilegiato di ingresso nel mondo del lavoro ed il lavoro manuale come sbocco possibile per tutti giovani disoccupati, laureati compresi”.
Il Presidente dei Giovani imprenditori di Confartigianato chiede anche “un sistema bancario attento alle esigenze delle imprese. Abbiamo bisogno di misure che favoriscano l’accesso al credito sia per l’imprenditore che vuole investire in nuovi mercati ed innovare, sia per il giovane che ha una buona idea imprenditoriale ma che non dispone di garanzie reali per avviare l’attività”.
Colombo si è poi soffermato anche sul tema del federalismo, chiedendo un costante monitoraggio dell’attuazione della riforma per controllare che effettivamente “favorisca la progressiva riduzione della spesa locale improduttiva, esalti la responsabilità degli amministratori locali e consenta di abbassare la pressione fiscale sulle imprese”.
Per informazioni: Ufficio stampa Confartigianato, tel. 06/70374411 – 339/7577225
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