4 Marzo 2011, h. 15:09
“Il Paese che vogliamo. Liberi di … fare impresa” Assemblea Nazionale Giovani Imprenditori Confartigianato Firenze, 4 e 5 marzo 2011 Lavoro per i giovani: Trento, Lombardia, Emilia Romagna sono i territori più ospitali. Sicilia ‘maglia nera’. Confartigianato classifica le regioni ‘amiche’ delle nuove generazioni.
Fare impresa in Italia non è mai stato facile. Anche se la voglia di mettersi in proprio non manca, tanti bei progetti dei giovani si bloccano davanti alle barriere che scoraggiano gli aspiranti imprenditori.
Ma non è così dappertutto: ci sono territori in cui proprio i giovani trovano condizioni più favorevoli per lavorare e per aprire un’azienda.
La classifica delle regioni ‘amiche’ dei ragazzi che vogliono mettersi in proprio è stata stilata dall’Ufficio studi di Confartigianato e presentata all’Assemblea Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato.
Il divario Nord – Sud risulta evidente dalla minore capacità del Mezzogiorno di creare un contesto capace di favorire il lavoro e l’imprenditorialità giovanile.
Dalla rilevazione emerge infatti che Provincia Autonoma di Trento, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Umbria offrono l’ambiente migliore per realizzare i sogni dei giovani.
Maglia nera per la Sicilia, regione dove è più complesso e più difficile esercitare l’attivita imprenditoriale anche per i giovani. Seguono a breve distanza la Campania, la Calabria, la Sardegna e il Molise.
Complessivamente è il Nord Ovest l’area del Paese più favorevole al lavoro e alle attività produttive dei giovani. Seguono il Nord Est, il Centro, il Sud le Isole.
Confartigianato ha dato i voti alle regioni italiane sulla base di 31 indicatori raggruppati in 5 ambiti: imprenditorialità, mercato del lavoro giovanile, contesto socio-demografico, istruzione e capitale umano, politiche per giovani e imprese.
Per l’ambito dell’imprenditorialità le regioni ‘virtuose’ sono Liguria, Valle d’Aosta e Toscana mentre le ultime tre sono Molise, Prov. Aut. Bolzano e Sicilia.
In relazione alle condizioni del mercato del lavoro giovanile ai primi posti troviamo il Veneto, la Provincia Autonoma di Bolzano e le Marche, mentre agli ultimi si collocano Calabria, Basilicata e Sardegna.
Risulta migliore il contesto socio-economico nelle Province Autonome di Bolzano e Trento e in Lombardia mentre agli ultimi posti, troviamo Liguria, Molise e Sardegna.
Alta attenzione all’istruzione e capitale umano si rileva in Friuli Venezia Giulia, Emilia – Romagna e Lombardia, mentre le regioni più ‘distratte’ sul fronte della formazione dei giovani sono Sicilia, Calabria e Campania.
Condizioni più favorevoli per le politiche per giovani e imprese si riscontrano in Calabria, Molise e Sicilia, mentre meno risorse vengono impiegate in Emilia- Romagna, Veneto e Lombardia.
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