23 Ottobre 2014, h. 15:48

La riscossa del Sud parte dalle piccole imprese. A Matera la Convention del Mezzogiorno

La Vicepresidente nazionale di Confartigianato con delega al Mezzogiorno Rosa Gentile e il Segretario generale Cesare Fumagalli.

Matera Capitale europea della cultura e delle piccole imprese del Sud Italia. Nelle stesse ore in cui Confartigianato si incontrava nel centro lucano per la Convention del Mezzogiorno, infatti, a Roma il Ministero per i beni culturali assegnava proprio a Matera le celebrazioni della cultura europea per il 2019. Un’occasione importante per un territorio che ha fatto della cultura e del turismo una vera e propria leva di sviluppo economico, capace di trasformare quella che De Gasperi definì la “vergogna d’Italia” in una città dinamica ed intraprendente. E’ proprio questa la strada tracciata da Confartigianato per accompagnare il Sud Italia verso un rinascimento economico: cultura, turismo ed innovazione. La programmazione dei fondi europei per il periodo 2014/2020 potrebbe aiutare le piccole e medie imprese del Mezzogiorno a continuare la corsa intrapresa in questi anni. Confartigianato ci crede e a Matera ha discusso delle proposte e degli strumenti per lo sviluppo imprenditoriale del Mezzogiorno. “Questo è il frutto del percorso che abbiamo fatto durante tutto l’anno per stabilire una serie di criticità da cui intendiamo partire, attraverso le analisi dell’Osservatorio per il Mezzogiorno che abbiamo istituito nel sistema Confartigianato e dai numeri del nostro Ufficio studi – ha detto Rosa Gentile, Vicepresidente di Confartigianato con delega al Mezzogiorno – con l’obiettivo di lavorare affinché diventi la nostra linea guida nel rapporto con le istituzioni. L’obiettivo finale è partecipare attivamente alle programmazioni della nuova agenda 2014/2020, progetti in cui crediamo, dove possiamo investire come imprenditori”. In questi ultimi anni, il Sud Italia ha fatto registrare numeri importanti, in alcuni casi veri e propri record per l’economia del Paese, a cominciare dal turismo e dall’agroalimentare di qualità. Quasi 75 milioni di presenze turistiche nel 2013, 65.927 piccole imprese legate al turismo, 106 prodotti agroalimentari di qualità DOP e IGP, il 40,9% del totale italiano, e 27.798 beni archeologici, architettonici e museali rappresentano il vero patrimonio economico del Sud Italia. Una zona che oggi può guardare con ottimismo al futuro, anche grazie alle decine di migliaia di piccole imprese attive su tutto il territorio. Se ne sono detti convinti i rappresentanti di Confartigianato, a cominciare dalla vicepresidente nazionale di Confartigianato con delega al Mezzogiorno, Rosa Gentile, i politici e gli imprenditori intervenuti alla due giorni di Matera del 16 e 17 ottobre. Se il dibattito del secondo giorno si è svolto a Palazzo Lanfranchi, il primo giorno ha raccolto più di cento persone a Casa Cava, una vecchia cisterna scavata a mano nel tufo e trasformata oggi in un’affascinante sala congressi. “Siamo un po’ condizionati dal luogo – ha sottolineato Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato Imprese – Qui c’è la sostanza, l’espressione del lavoro umano, un mistero che si è compiuto fra le viscere della terra. Qui c’è tanto lavoro, sudore e fatica, che è fatica fisica ma anche mentale. Qui si respira l’intelligenza dell’uomo che lavorava con pochi strumenti. Oggi ci sono altri strumenti, più o meno avanzati, anche molto avanzati, che sono gli strumenti che usiamo noi. Quindi, da qui arriva un messaggio molto importante al mondo dell’impresa italiana, un messaggio che arriva dal Sud”. La sfida è lanciata, i fondi europei possono aiutare il Sud Italia a cancellare il gap con il resto del Paese e a trascinare l’Italia fuori da questa crisi economica ed occupazionale.

 


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