16 Aprile 2025, h. 13:34 Comunicati stampa

MODA – Le imprese della moda chiedono intervento del Governo per risolvere la questione del credito d’imposta

Le Federazioni che rappresentano l’intera filiera del sistema moda – composta dalle aziende del comparto calzaturiero, pelletteria, pellicceria e concia, tessile rappresentate da Confartigianato Imprese, Cna, Confindustria Accessori Moda, Confindustria Moda rivolgono un nuovo, accorato appello al Governo affinché la questione relativa al credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo del periodo 2015-2019 trovi finalmente una prima e concreta soluzione.

Le Federazioni, a tal fine, chiedono che il Governo esprima parere favorevole rispetto agli emendamenti presentati da tutti i gruppi parlamentari al cosiddetto DL PA (A.C. 2308) – ora all’esame delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati – continuando a sostenere il settore moda.

Il credito d’imposta è stato uno strumento fondamentale che ha permesso alle imprese di investire in nuovi campionari e collezioni, mantenendo così la propria competitività sui mercati. È stato particolarmente utile per affrontare le numerose emergenze che si sono succedute negli ultimi anni: dalla pandemia di Covid-19 ai fenomeni inflattivi, fino alle contrazioni di mercato causate dalla guerra tra Russia e Ucraina e, più recentemente, al rallentamento generale del settore.

Nonostante la soluzione del ‘saldo e stralcio’ per le aziende del settore moda che hanno usufruito del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo nel periodo 2015-2019 sia stata più volte annunciata, ad oggi non ha avuto alcun concreto riscontro. E non sembra aver prodotto risultati significativi nemmeno la procedura di riversamento spontaneo dei crediti d’imposta, senza sanzioni né interessi, prorogata al 3 giugno 2025.

Il settore moda sta attraversando un momento di grande complessità, che richiede interventi di politica industriale di lungo periodo a sostegno del comparto manifatturiero del Made in Italy, da sempre simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Si tratta di una filiera produttiva strategica, spesso al servizio di brand non solo nazionali, che il Paese non può permettersi di perdere: una manodopera altamente qualificata e difficilmente sostituibile. Senza un intervento tempestivo, si rischia una perdita irreversibile di competenze e qualità, con gravi ricadute occupazionali, compromettendo un pilastro essenziale del Made in Italy apprezzato a livello internazionale.

Il sostegno richiesto dalla moda al Governo è strutturale: serve un intervento capace di avviare un percorso virtuoso che ristabilisca equilibrio e competitività, a beneficio dei marchi ancora a capitale italiano e dell’intera filiera tessile, moda e accessori.

 

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