5 Marzo 2025, h. 23:43 Notizie

EVENTI – Artigianato protagonista del turismo italiano con la forza dell’associazionismo

L’associazionismo è l’arma più potente per rendere l’artigianato protagonista del turismo italiano. Lo hanno sottolineato i partecipanti al primo convegno nazionale sul turismo dal titolo “Turismi – Viaggiatori, Imprese e Territori”, organizzato oggi a Roma da Confartigianato e che ha riunito esperti, accademici, imprenditori, rappresentanti del Sistema associativo.

“Piccolo è bello, ma insieme è meglio”, così il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, in apertura dei lavori, ha sintetizzato la necessità di fare rete, di promuovere forme aggregative tra imprese per migliorare l’efficienza, abbattere i costi, condividere progetti nella filiera del turismo italiano.

Un’indicazione di cui si è detto pienamente convinto Marco Brogna, docente di Pianificazione Turistica presso l’Università La Sapienza di Roma e presidente dell’ITS Turismo Academy, secondo il quale “bisogna usare tutti gli strumenti a disposizione per garantire la massima qualità in un mercato come quello turistico pieno di competitor, con costi molto alti e che va alla massima velocità. Per stare al passo gli artigiani e le piccole imprese devono rinunciare all’individualismo e puntare decisi sul fare gruppo, sul fare rete, sulla forza dell’associazionismo”.

Una testimonianza concreta in questa direzione è arrivata da Giuseppe Menchelli, Segretario di Confartigianato La Spezia, il quale ha indicato le iniziative di successo messe in campo in questi anni dall’Associazione proprio utilizzando l’aggregazione in forme consortili e cooperative di centinaia di imprese che operano in ambito turistico: dal trasporto marittimo alle guide turistiche, alle strutture ricettive extra alberghiere fino ai percorsi della Via Francigena e l’oleoturismo.

E l’aggregazione, anche con le istituzioni locali, è la strada considerata efficace da Maria Mecarozzi, Presidente di Confartigianato Turismo Grosseto, che, nel presentare le iniziative realizzate dall’Associazione, ha insistito sull’importanza di adattarsi al cambiamento preservando l’autenticità e le radici identitarie del territorio per offrire ai visitatori un’esperienza esclusiva ed inclusiva.

Di radici da preservare con cura per farne un elemento distintivo e attrattivo nei confronti dei turisti ha parlato diffusamente Letizia Sinisi, esperta di cultura e turismo delle radici e titolare di ItalyRooting Consulting, secondo la quale l’artigianato è a pieno titolo protagonista del turismo made in Italy perchè capace di dare forma all’immaginazione, di realizzare un sogno. Ma anche Sinisi è convinta che bisogna superare l’eccesso di campanilismo che ci caratterizza per riuscire a fare cose grandi insieme agli altri.

 

La crescita del turismo esperienziale, anche con visite a laboratori artigiani, fabbriche o siti per la produzione di beni, è stata messa in evidenza da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato. Questa forma di turismo nell’estate 2023 ha interessato l’8,1% dei viaggi, rispetto al 4,2% dell’anno precedente. Sul versante dell’offerta, nel 2024 le imprese artigiane operanti in settori core di attività interessati dalla domanda turistica sono 186.781, pari al 14,9% dell’artigianato totale, e danno lavoro a 500.647 addetti.

Al convegno, moderato da Roberta Corbò, responsabile Patrimoni Territoriali, Comunità Locali e Turismo di Confartigianato Imprese, si è poi parlato di reti territoriali nel settore del turismo, argomento approfondito da Marco Zollo, Segretario di Confartigianato Molise e docente di Marketing Turistico all’Università del Molise.

Puntare sul turismo delle identità è la grande sfida che l’artigianato deve cogliere, secondo Giorgio Menchelli, Segretario di Confartigianato Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, il quale ha sottolineato che bisogna investire sulle aree interne e sui luoghi di periferia, sui territori sconosciuti al turismo di massa, ma con un approccio che ne faccia emergere l’identità e ne rispetti i residenti facendo vivere al visitatore l’esperienza più autentica, da ‘residente temporaneo’. Menchelli ha indicato l’”artiturismo” come progetto che mette l’artigiano al centro della filiera del turismo.

Governare e non combattere il fenomeno dell’overtourism è stato il tema affrontato da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management presso l’Università di Bergamo e Vice Presidente del Comitato Turismo OCSE, e la necessità di puntare sui territori meno conosciuti, valorizzando bellezze naturali, specificità culturali, tradizione produttive locali è stata sottolineata dal Vice Presidente di Confartigianato Eugenio Massetti il quale ha ricordato il riconoscimento che l’artigianato ha ottenuto da parte delle istituzioni nelle politiche per il turismo. La formazione di competenze nel settore del turismo è un fronte su cui è necessario investire per creare le professionalità all’altezza delle esigenze di un turismo sempre più diversificato e sofisticato, come ha sottolineato Massimo Ceccarelli, imprenditore alberghiero e rappresentante di Confartigianato Rimini.

 

rss