25 Febbraio 2025, h. 16:43 Notizie

MODA – Accordo provvisorio su proposta per la revisione della Direttiva Quadro Rifiuti. Accolte le proposte di Confartigianato

Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Ue hanno raggiunto un accordo provvisorio, da ultimare con voto finale da parte dei due colegislatori, sulla proposta di direttiva per la revisione della Direttiva Quadro Rifiuti. Il testo della proposta era stato pubblicato a luglio 2023 e, fin dalle prime battute, Confartigianato Imprese è intervenuta in diverse fasi del processo legislativo europeo, con una propria posizione e con la successiva trasmissione di alcune indicazioni emendative.

La proposta della Commissione europea si concentra in particolare sul settore tessile, identificato in quanto dall’alto impatto ambientale ed energetico. Nello specifico, la proposta prevede l’introduzione di schemi di responsabilità estesa del produttore per il trattamento dei rifiuti tessili.

Confartigianato ha ripetutamente sottolineato la necessità di includere le microimprese negli schemi di responsabilità estesa del produttore per la gestione dei rifiuti tessili, mediante procedure semplificate, oneri proporzionati al ruolo da loro occupato nella catena di produzione e tenendo conto delle loro effettive capacità produttive per la modulazione del contributo ambientale da versare per la gestione degli scarti tessili. L’obiettivo dell’inclusione è quello di renderle parte attiva di un processo gestionale molto complesso ma virtuoso dal punto di vista ambientale, facilitandone l’accesso ad un sistema centralizzato, che fa capo ai consorzi ambientali, per il più corretto trattamento degli scarti tessili. Inoltre, attraverso l’inclusione negli schemi di EPR, le imprese di minori dimensioni possono dare prova della loro sostenibilità, preservando la loro competitività e il loro ruolo di rilievo in filiera.

Le istanze di Confartigianato, condivise a livello europeo anche da SMEunited, sono state accolte, in particolare, dal relatore ombra italiano direttamente coinvolto nei lavori sulla proposta. Proprio grazie ad un’interlocuzione costante, al termine dei negoziati interistituzionali è stata recepita favorevolmente la proposta di includere le microimprese negli schemi di EPR, mantenendo l’esclusione dei prodotti realizzati su misura.
Nell’accordo si prevede che, dopo l’entrata in vigore della Direttiva, le microimprese godranno di una proroga di dodici mesi per l’implementazione degli schemi EPR, nonché di una procedura semplificata e più agevole per dare conformità a quanto la proposta di Direttiva introdurrebbe.

Rispetto a questo successo, Moreno Vignolini, presidente di Confartigianato Moda, è intervenuto per sottolineare che “l’allargamento del perimetro dell’EPR è favorevole non tanto per la microimpresa in sé ma per la filiera a monte fatta anche di piccole e micro imprese. Si ritiene fondamentale fare riferimento a procedure semplificate e contare sull’esclusione dei sarti e dei prodotti realizzati su misura dall’ambito di applicazione della proposta di Direttiva. Inoltre, l’allargamento dell’EPR a tutta la filiera rappresenta un’opportunità di sviluppo industriale basato ancora e sempre di più sulla sostenibilità e non soltanto un’occasione di business per pochi.” Viene infine sottolineato che “il prossimo passo importante sarà quello di difendere il testo del compromesso nel voto finale, in sede di seduta Plenaria”.

 

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