18 Marzo 2025, h. 15:27 Comunicati stampa

MODA – Il Presidente Vignolini: “Piano del Mimit per la moda sia rapidamente operativo e su misura per Mpi”

Il Presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini valuta positivamente l’iniziativa del Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso di dare forma e concretezza, con un “Piano Italia per la Moda”, al lungo lavoro di confronto svolto nei mesi scorsi al tavolo ministeriale.

Tuttavia – aggiunge Vignolini – le misure del Piano devono essere calate rapidamente a terra e ‘cucite a misura’ delle micro e piccole imprese, altrimenti si rischia di non riuscire ad affrontare efficacemente la congiuntura negativa, soprattutto se dovremo subire ulteriori stress come i dazi Usa. Nella moda – fa rilevare – operano 40.515 imprese artigiane, vale a dire il 50,8% del totale delle 79.829 imprese. Dei 446mila addetti del settore, 139mila appartengono all’artigianato e 285mila lavorano nelle micro e piccole imprese.

Nel merito del Piano per la moda, il Presidente Vignolini ha avanzato alcune ulteriori proposte. Per quanto riguarda la comunicazione del Made in Italy, ritiene necessario valorizzare la lavorazione e non soltanto il prodotto. Sul fronte degli incentivi al consumo, chiede siano valorizzate le produzioni sostenibili, anche dando visibilità alle tante certificazioni adottate dalle imprese.

Il Presidente Vignolini, inoltre, sostiene che le aggregazioni aziendali devono puntare non soltanto su acquisizioni finanziarie, ma anche sulla condivisione delle competenze tra le imprese. Cruciale anche ridurre i costi energetici, incentivando l’autoproduzione e il miglioramento dell’efficienza energetica, e sostenere il “revamping” degli impianti produttivi, coinvolgendo, nella filiera, anche le imprese della meccanica. Inoltre, il Presidente di Confartigianato Moda ritiene necessario abbassare le soglie di investimento per includere anche le piccole e micro imprese nei contratti di sviluppo e agevolare le imprese nella formazione del personale durante i periodi di fermo della produzione, sostituendo la cassa integrazione. Tuttavia, perché tutto questo sia possibile, è necessario trovare, nell’immediato, soluzioni e risorse idonee a prevenire irreversibili crisi di liquidità delle imprese, perché il rischio di perderne la maggior parte è, in questa fase, veramente concreto e reale.

 

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