IMPRESE DEMANIALI – Confartigianato Imprese Demaniali al Tavolo con il Ministro Salvini sul Decreto indennizzi

Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha riunito martedì 11 marzo il “Tavolo consultivo in materia di concessioni demaniali marittime” per un confronto sui contenuti dell’emanando Decreto interministeriale che, entro il 31 marzo, dovrà disciplinare gli indennizzi da corrispondere ai concessionari balneari uscenti.

Temi caldi, quello degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati, l’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi 5 anni – considerando la diversa incidenza di quelli fatti in opere amovibili o inamovibili – e l’eventuale riconoscimento dell”avviamento aziendale per i concessionari uscenti. Il Decreto dovrà contenere inoltre la determinazione dell’entità dei canoni demaniali che, in caso di mancata adozione del decreto, saranno automaticamente aumentati del 10%.

Per Confartigianato ha partecipato al Tavolo Mauro Vanni, Presidente delle Imprese Demaniali che ha dichiarato: “Confidiamo molto sulle previsioni del Decreto indennizzi ma a nostro avviso è necessario rivalutare concretamente gli investimenti fatti dagli operatori balneari uscenti e non sono sufficienti gli ultimi 5 anni. Occorre che venga considerato ai fini del calcolo preciso degli indennizzi anche il valore d’impresa, riconoscendo e garantendo adeguatamente il lavoro di imprese e famiglie che hanno dedicato per decenni la loro vita all’attività di gestione dello stabilimento balneare”.

Vanni ha evidenziato inoltre la necessità che il Governo intervenga sull’ordinanza del Comando Generale delle Capitanerie di Porto relativa all’estensione del periodo di garanzia del servizio di salvamento, estesa obbligatoriamente a tutto il periodo di durata della stagione balneare da aprile ad ottobre. Tale previsione va modificata limitando il servizio al reale utilizzo della fruibilità balneare.
Il tavolo verrà aggiornato il 20 marzo per una sintesi delle varie posizioni esposte nell’incontro e raccolte in memorie successive, per poi proseguire nella trattativa con l’UE cui seguirà l’emanazione del Decreto entro il 31 marzo.

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