4 Febbraio 2025, h. 16:53 Studi
STUDI – Politica fiscale e legge di bilancio: report e webinar con 500 fiscalisti di Confartigianato
Con la riforma del Patto di stabilità e crescita la politica di bilancio per l’Italia è delineata nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029 varato dal Governo lo scorso settembre, entro il quale si è collocata la legge di bilancio per il 2025. Il Piano per l’Italia si impegna a conseguire una crescita media annua della spesa primaria netta pari all’1,5% nel periodo 2025-31. Tenuto conto delle poste di spesa più rigida – principalmente quelle per interessi, personale pubblico, pensioni e salute – il vincolo sulla crescita della spesa potrebbe spiazzare la spesa per investimenti e richiedere il finanziamento di interventi a favore delle attività economiche e per la tutela del territorio con nuove imposte. La manovra di bilancio, approvata lo scorso dicembre, delinea una politica di bilancio prudente, con un miglioramento del saldo strutturale che porterà il rapporto deficit/PIL che scenderà al 2,8% entro il 2026 e ad una riduzione del debito pubblico a partire dal 2027.
Il Report e il webinar con oltre 500 fiscalisti collegati – Le prospettive della politica fiscale sono esaminate nel Report ‘Il punto sulla politica fiscale all’inizio del 2025’, presentato dall’Ufficio Studi nel corso del Comitato Tecnico Fiscale del 30 gennaio 2025. Qui per scaricarlo. Le novità in materia fiscale contenute nella Legge di Bilancio 2025 sono state al centro del webinar della Direzione Politiche Fiscali tenuto lo scorso 31 gennaio a cui hanno partecipato oltre 500 fiscalisti delle Associazioni di Confartigianato.
Gli altri contenuti del Report – Le tendenze della politica fiscale sono esaminate alla luce del quadro macroeconomico e congiunturale, delle tendenze del mercato del lavoro, dell’andamento della produttività e della demografia. Il calo dello spread e l’allentamento monetario determina un significativo risparmio nella spesa per interessi. Viene analizzato l’utilizzo delle micro e piccole imprese del credito di imposta di Transizione 4.0, delineando la centralità degli interventi fiscali a sostegno degli investimenti in un contesto che nel breve periodo è caratterizzato da un elevato costo del credito e una riduzione della propensione ad investire delle imprese e nel lungo periodo prospetta un forte calo della popolazione in età lavorativa. Sono poi esaminate le condizioni di attuazione del PNRR e le tendenze della pressione fiscale, che rimane al di sopra della media dell’Eurozona. Un elevato carico fiscale e il peso della burocrazia si associano ad una bassa qualità dei servizi pubblici, con molte città italiane agli ultimi posti in Europa per efficienza amministrativa delle Pa locali. Nel Report mette in evidenza il paradosso che da un lato registra il contenimento delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni mentre dall’altro, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) inviato la scorsa estate alla Commissione europea indica ambiziosi target di aumento del tasso di riqualificazione energetica degli edifici.
Quadro programmatico dei principali indicatori di finanza pubblica
2024-2029, valori percentuali – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef – PSBMT 2025-2029
Notizie correlate:
- FISCO – Bene modifiche a concordato preventivo biennale. Con imposta sostitutiva aumenta appeal
- MEDIA – Dazi Usa: Confartigianato protagonista sui media con l’allarme sui rischi per l’export italiano
- ENERGIA – Nucleare, una risposta per il futuro. Ma alle Pmi servono risposte rapide sulle bollette
- Il gap di competitività dei prezzi dell’energia delle MPI. L’analisi su IlSussidiario.net