7 Febbraio 2025, h. 13:21 Notizie
FISCO – Da Confartigianato le proposte per migliorare l’adesione al concordato preventivo biennale
Confartigianato, insieme alle altre principali organizzazioni che rappresentano l’artigianato, il commercio e le piccole e medie imprese (CNA, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti), ha inviato al Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone e al Presidente della Commissione degli esperti per gli ISA Cristiano Cannarsa una serie di proposte per migliorare il livello di adesione al concordato preventivo biennale da parte delle imprese.
Le indicazioni mirano a rendere il concordato preventivo biennale (CPB) uno strumento più fruibile e meno burocratico, supportando le imprese nella gestione delle difficoltà economiche e contribuendo a stabilizzare il sistema fiscale italiano.
Garantire stabilità normativa ed interpretativa
Nel corso dell’ultimo anno, le continue modifiche normative, come il decreto legislativo correttivo del CPB di agosto 2024 e l’introduzione del ravvedimento speciale a fine ottobre 2024, non hanno facilitato l’adesione delle imprese al concordato preventivo. Per la scadenza della prossima adesione, le Organizzazioni chiedono di evitare “stravolgimenti” normativi, limitando le modifiche a una semplice “manutenzione” delle criticità già individuate, al fine di garantire maggiore certezza e stabilità.
Metodologia di formulazione della proposta
Le Organizzazioni ritengono che la metodologia utilizzata per la formulazione delle proposte relative agli ISA sia solida e possa essere riconfermata. Si suggerisce di semplificare i modelli ISA nell’arco di un biennio, rimuovendo le variabili a basso impatto sull’affidabilità fiscale delle imprese. Inoltre, dovrebbe essere valutata l’inclusione delle imprese multiattività nell’ambito di applicazione dello strumento ISA, al fine di consentire loro di accedere al concordato preventivo. La proposta riguardante i soggetti forfetari è stata apprezzata, nonostante i pochi dati disponibili per l’Amministrazione fiscale.
Tempistica e modalità di adesione
Le Organizzazioni propongono di semplificare le modalità di adesione al CPB, in particolare prevedendo che l’adesione avvenga all’interno del modello dichiarativo, evitando l’invio di un flusso telematico separato. Questa modifica porterebbe numerosi vantaggi, tra cui: eliminazione di un invio telematico supplementare durante il periodo di chiusura delle dichiarazioni fiscali; maggiore interazione tra intermediari fiscali e operatori economici nei mesi di settembre e ottobre, favorendo un’adesione più consapevole; riduzione dei controlli per l’Amministrazione, semplificando la gestione delle adesioni. Si suggerisce che il nuovo calendario venga approvato tramite la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (D.L. n. 202 del 27 dicembre 2024), attualmente in fase di esame parlamentare.
Interventi correttivi
Nel decreto correttivo, le Organizzazioni chiedono di prevedere alcuni interventi di “manutenzione” dell’istituto, come: includere la maxi-deduzione del costo del lavoro incrementale tra le rettifiche ammesse, per non vanificare le politiche governative a sostegno dell’occupazione; evitare la decadenza dal concordato in caso di mancato pagamento delle somme dovute a seguito di controllo ex art. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973, se queste somme sono versate dopo avviso bonario.
Ravvedimento speciale per gli anni pregressi
Le Organizzazioni sottolineano l’importanza del ravvedimento speciale per gli anni pregressi, considerando che l’accesso al concordato è stato influenzato da modifiche legislative che sono arrivate vicino alla scadenza. Per favorire una maggiore adesione, si propone di estendere gli effetti del ravvedimento speciale anche agli aderenti al CPB per il biennio 2025/2026, includendo anche l’annualità in corso al 31 dicembre 2023.
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