16 Ottobre 2024, h. 15:09 Comunicati stampa
MANOVRA 2025 – Il Presidente Granelli: “Manovra equilibrata che guarda alla crescita”
“Una manovra equilibrata che, nel rispetto dei conti pubblici, guarda alla crescita da garantire con il sostegno agli investimenti, all’occupazione e alle aree più deboli, visto il quadro congiunturale che nel 2024 registra criticità nel commercio internazionale, calo della produzione manifatturiera, effetti negativi della stretta monetaria”. E’ il giudizio espresso dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli sulle misure varate dal Governo.
In particolare, Granelli apprezza la stabilizzazione e il rafforzamento della riduzione del cuneo fiscale e della tassazione IRPEF già introdotti per il 2024, e la proroga per tre anni della deduzione “rafforzata” del costo del lavoro dei neoassunti e della tassazione agevolata dei premi di produttività dei lavoratori.
Positiva viene giudicata la proroga per il 2025 dei meccanismi di flessibilità in uscita che favoriscono il ricambio generazionale. Per quanto riguarda l’APE Sociale, Confartigianato auspica che possa essere estesa anche ai lavoratori autonomi occupati in lavorazione gravose.
Giusta la direzione di mantenere la detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di prorogare il bonus mobili, ma il Presidente Granelli segnala la necessitò di garantire continuità alle misure per la riqualificazione energetica ad aliquota del 65% in linea con gli obiettivi previsti dalla Direttiva “Case green”.
Inoltre, secondo Granelli, il rifinanziamento della legge Sabatini coglie la necessità di sostenere gli investimenti, con l’auspicio che le risorse dedicate siano congrue per coprire il fabbisogno del 2025.
Confartigianato, infine, valuta positivamente gli interventi in continuità per le aree del Mezzogiorno a favore delle imprese localizzate nella ZES per favorire l’occupazione, l’autoimpiego e il credito d’imposta per gli investimenti produttivi già previsti per la ZES Unica. Anche in questo caso, segnala la necessità di uno stanziamento congruo rispetto alle aspettative e potenzialità di sviluppo delle regioni meridionali.