8 Maggio 2024, h. 09:00 Notizie
TAXI – Dpcm Piattaforme: serve tutelare il modello organizzativo del settore taxi
Salvaguardare l’integrità nel trasporto pubblico, rispettare la specificità costituzionalmente riconosciuta della forma cooperativa e valorizzare l’artigianato.
Queste le parole d’ordine delle Associazioni di rappresentanza dei tassisti dell’Artigianato, tra le quali Confartigianato Taxi, e della Cooperazione.
Le ultime bozze dei DPCM hanno introdotto cambiamenti inattesi che potrebbero minare l’integrità delle attività dei tassisti e delle cooperative a cui aderiscono.
Durante l’incontro del 7 marzo il Governo ha proposto un testo che ha suscitato l’apprezzamento delle sigle di rappresentanza del settore. Tuttavia, nell’incontro del 3 aprile, l’ultima bozza presentata prevede una serie di incongruenze che – a giudizio delle Associazioni – non tengono conto delle specificità degli organismi economici che svolgono attività di trasporto in modalità aggregata legittimati ad operare conformemente alla normativa esistente, rispetto alle piattaforme tecnologiche di mera intermediazione che ancora non sono regolamentate nel nostro Paese.
Queste incongruenze generano un approccio parziale che svilisce i valori della cooperazione e i fondamenti del servizio pubblico di interesse generale.
Le Associazioni chiedono pertanto ai Ministeri competenti di rivedere e correggere questa impostazione, regolando l’attività di intermediazione delle piattaforme tecnologiche – come accade in altri settori – per evitare distorsioni di mercato e garantire equità nel settore del trasporto pubblico, assicurando nel contempo la tutela della distintività costituzionalmente riconosciuta della forma cooperativa e artigiana.