17 Maggio 2024, h. 18:43

CINEMA E AUDIOVISIVO – Fondi cinema: da Confartigianato e Pmi Cinema Indipendente perplessità sul Decreto riparto

Sul riparto del Fondo per gli investimenti nel cinema, Confartigianato Cinema e Audiovisivo e PMI Cinema indipendente condividono le perplessità avanzate  dalle altre associazioni di categoria.

L’auspicio è che i decreti attuativi e le decisioni che verranno prese sulla composizione delle commissioni possano riequilibrare scelte che, allo stato, appaiono discutibili. In base al decreto del Ministero della Cultura n. 145 del 12 aprile 2024, pubblicato in questi giorni, il “Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo” ammonta per l’anno 2024 a circa 696 mln di euro, così ripartiti: Tax credit: euro 412.703.707,50; Contributi automatici: euro 21.321.000; Contributi selettivi: euro 84.300.000; Contributi alla promozione: euro 136.829.000; Finalità di cui all’articolo 27, comma 1, lettera i): euro 20.881.042,50; Potenziamento circuito sale: euro 20.000.000.

Lo stanziamento dedicato ai fondi selettivi, in particolare, è stato incrementato in modo cospicuo rispetto alle precedenti annualità e, con esso, la somma dedicata a finanziare “Opere su personaggi e avvenimenti dell’identità culturale italiana”. I prodotti che potranno accedere al beneficio saranno selezionati da apposite commissioni di valutazione che, pertanto, hanno un compito ancora più importante e delicato rispetto al passato. Di qui l’appello del mondo del cinema ad assicurare massima attenzione alle regole sulla composizione e sulle modalità di rotazione dei relativi membri.

Confartigianato Cinema e Audiovisivo e PMI Cinema Indipendente condividono la posizione espressa dalle altre associazioni di categoria su questo tema: occorre garantire meccanismi che assicurino la terzietà, la professionalità e un ricambio frequente dei membri componenti delle commissioni, onde evitare fenomeni che polarizzino la selezione degli ammessi al contributo secondo criteri altri rispetto al valore artistico dell’opera.

I sistemi di accesso ai fondi cinema devono assicurare il pluralismo e la libertà di espressione, come recentemente ricordato anche dal Presidente della Repubblica. Da sempre, il cinema rappresenta un linguaggio universale che non conosce confini e limitazioni di pensiero: l’auspicio è che i provvedimenti attuativi del decreto riparto assicurino che la creatività che ha fatto le produzioni italiane grandi nel mondo possa continuare a esprimersi in tutta la sua pienezza e in tutta la sua varietà culturale.

 

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